È estate, tornano i noclima, negazionisti del cambiamento climatico

di Bufale.net Team |

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È estate, tornano i noclima, negazionisti del cambiamento climatico Bufale.net

Il mondo del complotto post-COVID è tornato alla sua natura variegata e caleidoscopica, quella in cui le stesse tipologie di soggetti, come a timbrare il cartellino di diversi turni, si scoprono novax, nopos, fautori delle scie chimiche e Terrapiattisti nemici della NASA.

E, ultimante, anche negazionisti del cambiamento climatico.

È estate, tornano i noclima, negazionisti del cambiamento climatico

È estate, tornano i noclima, negazionisti del cambiamento climatico

Andiamo con ordine e facciamo un excursus su affermazioni già smontate e riciclate.

Delle persone famose hanno detto che il cambiamento climatico è una bufala, quindi lo è

A parte che non lo hanno detto. A parte che non hanno detto quello che pensate.

Un esempio è la presunta fake news di Bill Gates che nega il cambiamento climatico, una vera e propria serie di virgolettati inventati. Più recentemente, come denunciato dai colleghi del circuito IDMO, una clip in cui il famoso metereologo Paolo Sottocorona, noto per aver descritto in Italia “la firma del cambiamento climatico” è stata del tutto decontestualizzata passando in scioltezza dalla richiesta di una informazione sul meteo migliore e più puntuale alla negazione del cambiamento climatico.

Il che ci riporta al secondo posto.

Ma le previsioni del meteo dicono questo…

Meteo e cambiamento climatico sono due concetti collegati, ma non sovrapponibili.

Come ci ricorda la stessa definizione manualistica di meteo e clima, il tempo meteorologico (o più semplicemente meteo) è l’insieme delle condizioni meteorologiche (temperatura dell’aria, pressione, umidità, direzione e velocità del vento, etc.), che caratterizzano l’atmosfera in un determinato momento e in un determinato luogo.

Il clima invece, rappresenta l’insieme delle condizioni atmosferiche medie in una data regione, dedotte da osservazioni meteorologiche di temperatura, pressione atmosferica, venti, umidità, precipitazioni e nuvolosità relative a lunghi periodi di tempo.

La misura del cambiamento climatico, ovvero di quanto il clima sia alterato non va quindi vista sul caso singolo, ma sul caso plurimo. Il che ci porta ad uno dei cavalli di battaglia ritornati del negazionismo moderno.

Ma anche negli anni ’70 c’erano le siccità eccezionali

Ne parlammo in un articolo proprio l’anno scorso. Avete scoperto una siccità eccezionale a Roma nel 1971, effetto del meteo. Ma nel 1971 c’è stata una siccità prolungata. Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto ormai delle estati più calde da quando esistono le misurazioni, le ondate di calore si susseguono con sempre meno tregua e assistiamo ad una pseudotropicalizzazione del clima.

«Questi eventi continueranno a crescere di intensità e il mondo deve prepararsi ad affrontare ondate di calore più intense», ha dichiarato ai giornalisti a Ginevra John Nairn, consulente senior per il caldo estremo presso l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) delle Nazioni Unite.

«Uno dei fenomeni notevoli che abbiamo osservato è che il numero di ondate di calore simultanee nell’emisfero settentrionale è aumentato di sei volte dagli anni Ottanta. Questa tendenza non accenna a diminuire», ha osservato Nairn. «Temo quindi – ha aggiunto – che non siamo ancora fuori pericolo e che queste ondate avranno gravi ripercussioni sulla salute umana e sui mezzi di sussistenza.»

La differenza tra meteo avverso ed eventi climatici avversi è tutta qui: nel 1971 una siccità eccezionale faceva settimane di notizie perché era un evento eccezionale, un’alluvione nella Bassa era un evento abbastanza raro e sorprendente perché Giovannino Guareschi ci scrivesse su una serie di storie di Don Camillo descrivendola come la battaglia di resistenza del popolo di Brescello contro un evento imprevedibile e brutale.

Oggi ondate di calore, alluvioni ed eventi avversi di varia natura si susseguono con ritmi sempre più rapidi.

Smette di essere un evento meteo eccezionale e diventa un clima alterato quando gli eventi si ripetono così tanto da perdere l’eccezionalità.

Solo nel 2022 Nature ha registrato un aumento delle vittime del caldo estremo. Non ci sono segni tali da supporre che questo anno le cose andranno meglio. Non ci sono segni del fatto che, salvo un intervento urgente i cui effetti non vedremmo comunque nel breve periodo, nei prossimi anni le cose andranno meglio.

Ma il legame tra eventi avversi, meteo e clima allora?

Il legame è sempre difficile da evidenziare con certezza, ma abbiamo i riscontri di lungo periodo.

Il rapporto IPCC AR6 sottolinea come i cambiamenti climatici stiano già influenzando molti estremi meteorologici e climatici. Dal 1950 ad oggi, nella maggior parte delle terre emerse gli estremi di caldo, incluse le ondate di calore, sono diventati più frequenti e più intensi, mentre gli estremi di freddo sono diventati meno frequenti e meno gravi; la frequenza e l’intensità degli eventi di precipitazione intensa sono aumentate. Rispetto al precedente rapporto AR5 si sono rafforzate le prove che attribuiscono all’influenza umana le variazioni negli estremi.

Apprendiamo dal portale dell’ISPRA, con un rafforzamento delle prove degli effetti del cambiamento climatico di origine antropica sul meteo e sul clima, e non dovremmo avere bisogno di aspettare “come andrà a finire” perché una progressione logaritmica verso il disastro ci porta già verso lo scenario peggiore, in assenza di intervento razionale.

Record mondiale per il giugno più caldo raggiunto

Abbiamo infatti raggiunto, “ridendo e scherzando” coi simpatici complottisti noclima, l’estate più calda globalmente.

Surface air temperature anomalies for June relative to 1991-2020, from 1979 to 2023. Data source: ERA5. Credit: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Anomalie nella temperatura di superficie per il mese di Giugno 1991-2020, e dal 1979 al 2023. Data source: ERA5. Credit: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Notare il trend in crescita assoluta dello scostamento verso l’alto negli ultimi tredici anni, nonché la scoperta (vedasi SkyTG24) che la prima metà di luglio ha fatto registrare le più alte temperature mai documentate in questo periodo dell’anno. La media del pianeta ha superato la soglia dei 17 gradi, un evento che nella storia recente, dal 1979, non era mai avvenuto. E che invece nel 2023 è accaduto più volte e per più giorni consecutivi.

Solo nel 2022 abbiamo avuto l’anno più caldo della storia di Italia e il quinto a livello globale: non vorremmo trovarci a superare il record mentre i notutto sono ancora fermi al sussidiario per imparare la differenza tra meteo e clima.

E come fate a dare la colpa all’essere umano, professoroni?

Ad esempio, ricordando che non è un caso che nella propaganda “notutto” compare l’invito all’uso smodato di gas e combustibile fossile: è un dato di fatto l’incremento costante nelle emissioni di anidride carbonica, impennatesi negli anni ’50 e scese (temporaneamente) solo in periodo pandemico

Amissioni di CO2, fonte "Our World in Data"

Amissioni di CO2, fonte “Our World in Data”

Da notare come il “picco” non sia ancora stato raggiunto: semplicemente è evidente la prova che siamo ancora in grado di fare di peggio, con tutto quello che questo comporta per il clima.

Ma io ho letto di uno scienziato che dice che non è vero! Perché ascoltate solo la kasta e il mainstream?

Una brillantissima gag del divulgatore e cartoonist Andrea Lorenzon (“Cartoni Morti”) racconta le bizzarre vicende di un gruppo di complottisti convinti che il divieto di usare Internet sui cellulari in volo derivi dal fatto che i “Poteri Forti” vogliono nascondergli cose.

Violando il divieto si lanciano in una lunga serie di paranoie, fomentate dal cherry picking che li porta a dare retta all’unica fonte che sembra dargli retta scansando le decine che gli danno torto che li porta dapprima a diagnosticare “ad orecchio” un presunto danno ai motori per poi chiedere a gran voce dei paracadute per gettarsi dall’aereo in volo dopo averne forzato il portellone.

Ovviamente il corto si conclude col tragico incidente aereo che porta il velivolo a precipitare uccidendo tutti sul posto, con un Mentana illustrato che esterefatto commenta che la differenza di pressione non avrebbe dovuto consentire lo scenario, “ma i quattro pazzi non credevano nella fisica” e sono riusciti lo stesso a creare una strage.

Con un consenso che si attesta a percentuali prossime al 99% troverai sempre un 1% pronto a dirti di aprire il portellone in volo.

Non è sensato che tu lo faccia.

Allora perché il complottismo?

Ne abbiamo parlato in altri articoli.

Il complottismo deriva da una fortissima componente narcisistica e patologica. Il complottismo come tutti aspira al controllo della sua vita e tutto quello che lo circonda, ma al contrario di molti, non ammette di averlo perso per non averlo mai avuto.

Diventa più comodo ritenere che i Poteri Forti ogni giorno spendano miliardi di risorse mondiali per renderti infelice, impedirti di avere una sana vita sessuale e la ricchezza lavorativa e avere il clima che desideri che ammettere che, semplicemente, al mondo non esiste qualcuno da incolpare.

Aggiungiamo inoltre la costante “Guerra Ibida”, scoperta dopo il conflitto Russia-Ucraina che di fatto ha messo a nudo l’ostilità della Russia verso l’Occidente, che si palesa anche con notizie manipolate ad arte per creare dissenso e odio verso NATO e Unione Europea.

In questo giro di disinformazione le teorie del complotto che vedono “Europa, WEF e NATO” centro di assurdi complotti per nascondere col cambiamento climatico “Aerei NATO delle scie chimiche” e complotti europei per impedirci di consumare gas e condannarci ad una vita distopica con tanto di video in lingua russa dove si spiega che mangeremo insetti a forza convergono tutti nello stesso senso.

Seminare caos e odio verso le istituzioni, indebolendo nel lungo periodo la tenuta e il processo democratico dell’Unione Europea nel momento in cui essa invece si dimostra più forte.

Foto di Copertina: Climate Change, Piyaset per Canva

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