L’Apocalisse di QAnon e il Garage di Homer: perché il Patriota Q non andrà via tanto presto

di Shadow Ranger |

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L’Apocalisse di QAnon e il Garage di Homer: perché il Patriota Q non andrà via tanto presto Bufale.net

L’Apocalisse di QAnon è un fenomeno molto interessante, che stiamo vedendo in questi giorni. Potremmo paragonare il Patriota Q ad un patogeno: non basta curarne i sintomi o tenerne a bada gli effetti perché sparisca. Dovremmo conviverci a lungo, come purtroppo succede col COVID19, o come facciamo con le influenze stagionali. O come molti fanno con l’Herpes, fenomeno al quale ci sentiamo di paragonare il Patriota Q per simpatia e presenza.

Quello a cui stiamo assistendo è la vera e propria Apocalisse di QAnon: il momento storico in cui la dottrina degli “scacchi 4D” non basta più,

Riassunto delle puntate precedenti: l’Apocalisse inizialmente prevista è stata rimandata

QAnon, abbiamo visto in molti articoli che vi invitiamo a rileggere, si presenta come un vero e proprio culto neopagano con ibridazioni Testamentarie.

Una specie di allucinato culto dove Dio è stato spodestato, sostituito da effigi di Trump a petto nudo e nudo, pervaso di una tossica (e sospetta) virilità da supermacho.

Un dio eterno e bellissimo tra le nubi che vive nel cuore dei suoi seguaci e nei manifesti al limite della pornografia che essi amano condividere in forma di meme.

E questo è esattamente come i QAnon vedono Trump

E questo è esattamente come i QAnon vedono Trump

Ma ogni Dio sarebbe nulla senza il suo profeta. E il suo Profeta è il Patriota Q. Un occulto figuro, nato nella patria internazionale del Maschio Beta, il Maschio Bianco degradato, spossessato di ogni vestigia di virilità e prospettiva.

Il sogno febbrile di orde di emarginati e nerd che guardano agli anni ’50 dei loro nonni con la bava alla bocca, sognando una casa di proprietà che non avranno mai, una mogliettina servile e fedele che mai incontreranno e altri “privilegi” che una combinazione di ignavia e cattiva economia gli hanno negato: un bellissimo Superman, non meno virile del Trump nudo che adorano.

Un eroico capo di tutte le Spie del Mondo, a capo di un esercito di Cosplayer da videogame che sciama per le strade di America con pieni poteri deportando i nemici di Trump e portando la sua parola mediante i “Drop”, pizzini virtuali a mezzo Internet.

Su come funzionino i Drop e sulle profezie più assurde ne abbiamo già parlato a lungo: non vi tedieremo oltre raccomandandovi la lettura di alcuni dei deliri peggiori.

Patriota Q, l’Inizio della Fine e la Rinascita del Nuovo Inizio: gli “Scacchi 4D”

Il problema è che, sostanzialmente, nel volgere di pochi mesi la presunta Apocalisse si è del tutto ribaltata di senso.

Come in tutti i culti postApocalittici, il l’Apocalisse di QAnon si reggeva sul mitico giorno del Declas.

Una via di mezzo tra il Ragnarok Vichingo e la Seconda Venuta del Cristo, ma assai più blasfema.

Nel Santo Giorno del Declas il Patriota Q avrebbe ottenuto la sua vittoria personale, deportando tutti i nemici di Trump (una lista ormai più numerosa di quella di Sheldon Cooper in The Big Bang Theory, comprendente personaggi come Soros, gli Obama, la Clinton, le tette di Katy Perry, Trudeau e i Teletubbies…) a Guantanamo per poi chiudere per sempre tutte le televisioni mondiali, i portali di fact checking e instaurare una Dittatura Mondiale Trumpista governata col pugno di ferro dall’Unica Voce e dall’Unico Volto di Trump.

Una roba così, un filo meno pacchiana. Forse.

Una roba così, un filo meno pacchiana. Forse.

Cosa che, come abbiamo visto, non è accaduta.

Joe Biden nonostante le svariate accuse strumentali di Pedofilia dei QAnon ha matematicamente trionfato nelle elezioni, Trump è passato da una conferenza al Four Seasons (il negozio di giardinaggio, non l’hotel) al rigetto di tutti i ricorsi proposti per cercare di ribaltare il risultato elettorale, compreso il pesantissimo verdetto della Corte d’Appello della Pennsylvania che di fatto sterilizza ogni velleità di adire la Corte Suprema per ottenere un diverso verdetto.

Nessuna delle profezie del Declas si è avverata, anzi la comunicazione di QAnon in queste settimane è regredita ai pacchiani eccessi delle sue origini.

Quelli del Pizzagate, tra pizzaioli satanisti che cucinano pizze sataniche con bambini fino a UFO Nazisti che volano nel cielo americano per portare Eva Braun gravida a procreare Angela Merkel e la madre di Obama.

Cosa che possiamo spiegare, in parte, con gli scacchi a 4D

Gli scacchi a 4D

Gli “Scacchi a 4D” sono un meme a loro volta.

Ricordate che il Patriota Q e QAnon nascono da 4Chan, patria internazionale del Maschio Beta, il Diseredato Maschio bianco che si rifugia in fantasie Nerd-Escapiste.

E gli “Scacchi a 4D” sono un gioco che compare per la prima volta nella serie televisiva “Star Trek”. Una variante degli Scacchi che si dice essere giocabile solo dagli intelletti superiori, basata su diverse scacchiere montate su una buffa gabbia di plexigrass dove i pezzi possono saltare in tutte le direzioni.

Ci secca ricordarlo: anche questo è quello che i QAnon credono succeda davvero

Ci secca ricordarlo: anche questo è quello che i QAnon credono succeda davvero

Gli Scacchi 4D sono la risposta nerd all'”Abbiate fede” dei culti religiosi.

Nel colorato mondo di QAnon Trump, come Dio, agisce in modi misteriosi ignoti ai comuni mortali.

Esiste un ineffabile disegno divino, incomprensibile ai mortali, nel quale il Patriota Q e Donald Trump con la loro superiore intelligenza agiscono in modo incomprensibile per gabbare gli avversari.

Disegno divino che, di Drop in Drop, si materializza nel ben poco intelligente “fare l’Opossum Morto”.

L’intero assioma degli Scacchi 4D, il piano geniale di Trump, consiste nel lasciarsi far mettere i piedi in testa da Biden, farsi sconfiggere alle elezioni, farsi deridere, non imbroccarne una giusta, sicché i Democratici crescano in arroganza per mancare di rispetto al Dio Imperatore Trump ed essere puniti.

Perché, ovviamente, il Patriota Q, novello incrocio tra Gesù, Babbo Natale e Batman sa tutto.

Ad esempio tutti i QAnon sanno che il Patriota Q ha nascosto degli isotopi radioattivi nelle schede elettorali che hanno marchiato tutti gli elettori Democratici e presto andrà a casa loro per deportarli a Guantanamo lasciando l’America per i soli QAnon.

È lo stesso meccanismo alla base della Fede.

Ci sono due predicati equipollenti

Se Dio è così potente, perché consente il Male nel mondo, che ci siano la guerra, la fame e gli innocenti soffrano?

E

Se Trump è così potente, perché Biden ha vinto le elezioni, perché i Democratici non sono tutti a Guantanamo a piangere mentre il Patriota Q li saccagna di botte ma ci prendono in giro e ci dicono che siamo stupidi? Se Trump ha davvero intenzione di cambiare le cose, perché ci sono ancora i Bambini Talpa nelle Fogne di New York pronti a farsi ciucciare l’Adrenocromo e i Poteri Forti mi impediscono di essere felice? Se Trump può salvarci tutti, perché il Patriota Q mi ha detto che presto Biden farà deportare me e la mia famiglia nei Campi FEMA dove morirò di una morte orribile?

Tutto questo ha una spiegazione, ancora una volta nei culti

L’Apocalisse di San Giovanni e l’Apocalisse di QAnon: meccanismi a confronto

Le religioni hanno da sempre affrontato il problema dell’Onnipotenza di Dio in un mondo Imperfetto.

Un Dio perfetto e assoluto perché permette la sofferenza, il dolore e l’Imperfezione?

La soluzione è semplice: è tutto un elaborato test di Dio. O di Trump.

Sostanzialmente nella dottrina di QAnon è previsto che Biden vinca, è previsto che i QAnon siano terrorizzati all’idea di poter finire in un Campo FEMA torturati e deportati come loro sognavano di fare agli odiati Dem.

È prevista ogni umiliazione e sofferenza: secondo l’esegeta francese Paul Beauchamp (Pasquale Pezzoli, Per sopportare l’insopportabile, in Scuola della Parola 2004) “la letteratura apocalittica nasce per aiutare a sopportare l’insopportabile”. Nasce cioè in momenti di estrema crisi per portare un messaggio di speranza: anche se il male sembra prevalere, bisogna aver fiducia nella vittoria finale del Bene”.

Nel momento in cui i seguaci di QAnon hanno perso tutte le loro certezze, e molti di loro cominciano anche a capire che accusare gente a caso di satanismo e pedofilia è il modo migliore per finire in galera o condannati a risarcimenti a tre e quattro zeri, il Patriota Q non ha Drop di speranza da dargli. Anzi.

La sua comunicazione diventa sempre più apocalittica: gli dice sostanzialmente che devono soffrire, devono farsi umiliare, devono avere paura dei Campi FEMA, devono prepararsi a vedere i Poteri Forti sopraffarli, così chi rimane avrà dimostrato col suo sacrificio di meritare la Salvezza di Trump.

Tipo il fil rouge di Giochi senza Frontiere, con tante umiliazioni e paura al posto dei funghetti di polisitirolo tirati in faccia.

Il bello di una Apocalisse è che è sempre negoziabile

All’appuntamento con l’Apocalisse puoi arrivare in molti modi.

Alcune comunità settare, come quella di Jonestown, ci sono arrivate suicidandosi, nel modo peggiore.

Altre sette e comunità hanno semplicemente continuato a rimandare la data dell’Apocalisse di decennio in decennio, perpetuando il giochino all’infinito.

Altre hanno semplicemente scelto una soluzione metaforica: l’Apocalisse è una Metafora, la battaglia è spirituale e il “vero Armageddon” è la soddisfazione che per chi ha fede il vizio alla fine viene punito e la virtù ricompensata.

La Fase Apocalittica del Patriota Q è sostanzialmente il Garage di Homer: un impegno che il Patriota Q rimanda di anno in anno, di decennio in decennio, eccitando i QAnon con la promessa di qualcosa che non arriverà mai.

Ci siamo capiti

Ci siamo capiti

Ma che, finché non arriverà non è possibile smentire perché per smentire qualcosa bisogna che esista. E nessuno può smentire una fantasia.

Traccia Bonus: perché qualcuno dovrebbe stare così male da desiderare di soffrire in una Apocalissse?

La risposta è semplice: perché vuole soffrire durante una Apocalisse.

Esiste una sostanziale differenza tra il paranoico ed il complottista: il paranoico sa che le sue fantasie lo fanno stare male. E questo gli cagiona una grande sofferenza. Anche il complottista lo sa, ma il suo malessere autoinflitto solletica il suo ego narcisista.

Mentre il paranoico lotta con tutte le forze contro la percezione della propria vulnerabilità ontologica, molti complottisti scimmiottano la diffidenza, brandiscono una paranoia-giocattolo, solo per alimentare una forma di autocompiacimento, per la ricerca narcisistica di apprezzamento speciale, di distinzione dalla massa. Il paranoico è egocentrico, e per lui questo egocentrismo è fonte di tortura; il complottista è egotista, e per lui questo egotismo è fonte di gratificazione. […]

Il paranoico ha onore, e onestà intellettuale: affronta il suo nemico sul campo. Molti complottisti cercano riscatto dall’insulto dell’anonimato, e in questo sono piuttosto codardi: per il complottista, come dice Giovanni, il nemico deve essere potente e invisibile, in modo tale che se pure riempirà il cielo di strie chimiche e la terra di bambini autistici, al complottista sarà bastato fargli “tana” e raccontare agli amici la propria astuzia (purtroppo, anche ai mariti degli amici!); poco importa se poi “si rassegnerà al dominio di quel nemico e si sentirà emendato dalla responsabilità di contrastarlo”.
E poi, un’altra differenza. Direi definitiva. I pazienti che ho citato sopra hanno chiesto aiuto. È successo quando si sono sentiti sfiancati dalla loro stessa diffidenza, o irrimediabilmente assediati da un nemico che era ormai ovunque. I complottisti […] non chiederanno mai aiuto; devono convincerci del fatto che siamo noi ad avere urgente bisogno del loro, di aiuto.

Il paranoico chiederà aiuto per uscire dal suo malessere, il complottista ha bisogno di star male, ha bisogno di credere che se il Patriota Q non deporterà a Guantanamo i Dem i Poteri Forti lo deporteranno nei Campi FEMA con tutta la sua famiglia perché è l’unia alternativa ad una vita in cui non è nessuno.

E sacrificarsi per un Dio muscoloso e culturista è meglio che ammettere di non aver, mai, veramente vissuto.

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