I social scoprono (oggi) l’invio di mezzi di difesa in Ucraina da Udine

di Bufale.net Team |

bufala sindaco di lonigo
I social scoprono (oggi) l’invio di mezzi di difesa in Ucraina da Udine Bufale.net

I social scoprono (oggi) l’invio di mezzi di difesa in Ucraina da Udine, e questo è tipico della natura delle condivisioni online. Scoprire quello che “noncielodikeno” mesi dopo che chiunque e suo cugino l’ha detto.

I social scoprono (oggi) l'invio di mezzi di difesa in Ucraina da Udine

I social scoprono (oggi) l’invio di mezzi di difesa in Ucraina da Udine

Sapevamo da mesi che già in vigenza del Governo Draghi l’Italia aveva deliberato l’invio di mezzi di difesa in Ucraina. Notizia che aveva dato la stura ad una infinità di fake news basate su improbabili mezzi militari cui il Ministro della Difesa aveva replicato

“l’Italia ha finora mandato aiuti militari all’Ucraina con 5 decreti” e che “il contenuto di questi cinque decreti è stato secretato dal governo precedente, che ha predisposto e realizzato quei decreti. Decreti a cui il governo in carica continua e continuerà a dare esecuzione in piena sintonia con il nostro Parlamento”.

Ora reggetevi forte perché tanto tuonò che piovve: alla fine qualcuno ha visto quegli aiuti militari per davvero e ne è rimasto molto stupito.

I social scoprono (oggi) l’invio di mezzi di difesa in Ucraina da Udine

Si tratta, come ha precisato il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani a Rainews, di “semoventi di artiglieria su cingoli” diretti in Ucraina e farebbero parte di un pacchetto di aiuti militari “deliberato dal governo precedente e che vengono consegnati questa settimana”.

La cosa è compatibile con quanto abbiamo detto noi stessi da mesi e chiunque altro, dal Ministro alla stampa, ha riportato. Sostanzialmente a primavera i paesi in quota NATO avrebbero mandato i mezzi di difesa in Ucraina promessi, in tempo per il disgelo e per la controffensiva Ucraina nei territori occupati dall’esercito Russo.

Mezzi di difesa che comprendono i carri armati Leopard oggetto di mille fake news, ma anche semoventi di artiglieria su cingoli che dovranno essere poi revisionati e resi operativi in Ucraina.

Tanto tuonò che piovve: a forza di fake news su presunti “mezzi offensivi”, si è finita che ci stupiamo per i difensivi.

Peraltro confondendo obici con carri armati, ma anche questo è tipico della disinformazione.

 

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL.

Ultimi Articoli