Il video del robot che manipola un impasto per la pizza in un ristorante è falso
Da qualche giorno, un video sta circolando sui social network, mostrando un robot che manipola un impasto per la pizza in una cucina di ristorante. Il testo di un tweet che accompagna il filmato lancia un campanello d’allarme:
“Quando non volete andare a lavorare nei ristoranti perché si lavora il weekend, la sera eccetera sappiate che presto questo lavoro potreste non trovarlo più.”
Al di là delle legittime preoccupazioni sul futuro, legate all’avanzare della robotica che potrebbe trasformare radicalmente il mercato del lavoro, è evidente che il video risulta alterato digitalmente.
Il video è presente sulle piattaforme TikTok, X e Youtube.
Analisi del video
Una prima analisi del video rivela che la velocità è stata intenzionalmente aumentata, probabilmente per mascherare gli artefatti creati dalla modifica digitale. Inoltre, anche se non possiamo risalire al filmato originale, l’esame dettagliato dei fotogrammi evidenzia numerose incongruenze, confermando che il video è stato modificato.
Esaminando attentamente questi due fotogrammi, è possibile scorgere chiaramente le braccia e le mani “umane” che non sono state eliminate durante l’editing del video originale. Inoltre, nel primo fotogramma, in basso a sinistra, si distinguono le scarpe della persona reale, posizionate proprio dietro i piedi del robot.
Tra l’altro, è evidente che la figura del robot si distingue dal resto dell’ambiente della cucina per una risoluzione diversa. I colori sembrano innaturali e si osserva l’uso di filtri che sfumano i bordi, ulteriori indizi che confermano la manipolazione del video.
Conclusione
Il video del robot è stato sicuramente generato con software di computer grafica: la persona reale che sta impastando è stata sostituita da un robot durante l’elaborazione video. Le apprensioni riguardo ai cambiamenti nel panorama lavorativo dovuti all’avvento della robotica sono comprensibili. Tuttavia, diffondere paura verso le tecnologie emergenti attraverso la condivisione di video manipolati non è eticamente giusto.
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