“Sanremo Festival della blasfemia”: multati ed espulsi i camion vela di ProVita & Famiglia

di Luca Mastinu |

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“Sanremo Festival della blasfemia”: multati ed espulsi i camion vela di ProVita & Famiglia Bufale.net

Il 2 febbraio 2022 Jacopo Coghe, vicepresidente della Onlus, aveva annunciato l’arrivo di camion-vela di ProVita & Famiglia intorno al teatro dell’Ariston con una nota pubblicata sul sito ufficiale. In quei giorni, come tutti sappiamo, era in scena il Festival di Sanremo 2022 e si erano già iniziate le polemiche sulla performance di Achille Lauro e sulla presenza di Drusilla Foer come co-conduttrice. Nel primo caso, all’artista in gara era stato contestato il battesimo andato in scena durante l’esecuzione di Domenica; nel secondo caso a far storcere il naso era l’identità di Drusilla Foer, alter ego femminile di Gianluca Gori e dunque, secondo la narrazione della Onlus, un “travestito”.

I camion vela, in effetti, sono comparsi nella città dei fiori ma c’è stato un triste epilogo. Lo riporta Simone Pillon in un post pubblicato il 5 febbraio sulla sua pagina Facebook.

Solidarietà agli amici di ProVita che hanno visto i loro camion vela espulsi dal territorio comunale.
A quanto pare a Sanremo si può mandare in scena la blasfemia, ma è vietato contestarla.
Andremo fino in fondo.

Raccontata così, la vicenda avrebbe tutta l’aria di una censura contro i pensieri espressi da ProVita & Famiglia, ma come spesso capita quando una notizia viene riportata nel format “immagine+didascalia”, la verità è un’altra.

I camion vela di ProVita & Famiglia

Come già riportato in apertura, ProVita&Famiglia aveva annunciato in una nota del 2 febbraio l’arrivo di camion vela nei pressi del teatro Ariston. Ecco le parole del presidente Antonio Brandi e del vice Jacopo Coghe:

Anche quest’anno a Sanremo va in scena il Festival nazionale della blasfemia anticristiana, nonostante 360 milioni di cristiani perseguitati e discriminati nel mondo proprio a causa di quel battesimo che Achille Lauro ha vilipeso per puro sensazionalismo, e che la direzione artistica di Amadeus ha benedetto per lucrare sul sicuro effetto virale. Cosa sarebbe successo se si fosse ridicolizzato un gay pride, un rito ebraico o islamico? Giustamente il finimondo! I cristiani invece sono l’unica minoranza discriminata contro cui tutto è lecito. Ma adesso basta! Con lo scorporo del canone Rai dalla bolletta elettrica valuteremo se invitare con una campagna nazionale milioni di italiani che non ne possono più di questo scempio a non versare una tassa che viene usata contro di loro!

Per sensibilizzare l’opinione pubblica inoltre, nei prossimi giorni Pro Vita & Famiglia manderà camion-vela intorno al Teatro Ariston di Sanremo con messaggi contro il continuo abuso del canone Rai per trasmettere dissacranti blasfemie anticristiane e messaggi ideologici di stampo LGBT. Chiediamo all’amministrazione aziendale e alla Commissione parlamentare di vigilanza Rai di mettere un freno a questa deriva oscena e violenta contro i cristiani italiani, i quali si troveranno altrimenti costretti alla disobbedienza civile evadendo un canone che viene usato contro la loro più intima identità religiosa.

La Onlus ha infatti indetto una petizione contro il canone Rai. La stampa locale – Riviera24 in particolare – ha riportato altre foto dei camion vela comparsi lungo il territorio di Sanremo.

La multa e l’espulsione: perché?

Il racconto di Simone Pillon è incompleto: i camion vela non sono stati multati ed espulsi per i messaggi esposti, ma per una questione di permessi. Lo scrivono SanremoNews e Riviera24: la Onlus ha violato l’art. 23 del Codice della Strada per non aver pagato la tassa pubblicitaria, obbligatoria per questa modalità di campagne.

Per loro una sanzione di 430 euro, e la Polizia ha inviato i conducenti a lasciare i confini della città di Sanremo.

Quindi?

Simone Pillon non riporta il reale motivo della multa e dell’allontanamento dei camion vela dal territorio di Sanremo: la Polizia è intervenuta in quanto la Onlus non aveva pagato il permesso di affissione, dunque non si è trattato di un intervento contro i messaggi esposti sui camion vela.

Aggiornamento delle 16:30, lunedì 7 febbraio 2022

Su Twitter ci scrive Filippo Savarese, direttore delle campagne di ProVita & Famiglia, che precisa che la Onlus non avrebbe ricevuto alcuna multa, oltre a non esistere alcuna tassa da pagare per le pubblicità. “I quotidiani riportati non riportano i fatti corretti”. Anche il Comune di Sanremo, inoltre, avrebbe confermato l’assenza di una multa.

https://twitter.com/FilSava/status/1490691580621172742

Abbiamo richiesto a Savarese ulteriori dettagli utili a ricostruire la vicenda e ad apportare le giuste correzioni alla nostra analisi. Questo articolo è in aggiornamento.

Ottenendo una nutrita risposta, accompagnata da una lettera aperta, che riportiamo dal social degli interessati

Da leggere per intero, compresa la conclusione

Nei prossimi giorni dovremo ovviamente verificare quanto accaduto. Se fosse confermato il nostro timore, saremmo davanti a due fatti gravissimi:
1️⃣ Si dimostra che il comma 4-bis dell’art. 23 Codice della Strada è stato appositamente inserito per censurare la libertà di espressione e manifestazione di Pro Vita & Famiglia (cioè mia e tua). Tutte le nostre future campagne sono compromesse e a rischio censura.
2️⃣ La polizia locale di Sanremo ci avrebbe spediti fuori dal Comune in assenza di fondamento normativo. Un abuso di potere inaudito, di cui chiederemmo conto allo stesso Sindaco (di centrosinistra).
Il tag precisazioni si rende dunque pienamente giustificato.

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