Re Carlo III davanti ad un Tribunale Speciale, l’ennesimo immaginario

di Bufale.net Team |

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Re Carlo III davanti ad un Tribunale Speciale, l’ennesimo immaginario Bufale.net

Il filone delle fantasiose cause coinvolge ora Re Carlo III davanti ad un Tribunale Speciale. Del resto siamo di fronte ad una Internet orfana di “Norimberga 2”, il processo del secolo che se tanto ci dà tanto ormai salta e si parte da Norimberga 3.

Siamo orfani delle improbabili e ripetute condanne a morte di Soros, dei vari “tribunali immaginari” che di tanto in tanto condannano Bill Gates a morte, lo resuscitano sotto forma di clone alieno rettiliano e poi lo ricondannano perché sennò la gente si annoia.

Quindi bisognerà pur trovare qualcosa di cui parlare, no? Ad esempio questa segnalazione per cui il Primo Novembre Carlo III dovrebbe essere “condannato a comparire” per presunti crimini della madre.

Re Carlo III davanti ad un Tribunale Speciale, l'ennesimo immaginario

Re Carlo III davanti ad un Tribunale Speciale, l’ennesimo immaginario

Fossi in Re Carlo III di sicuro non mi metterei la data in agenda e mi terrei comodo.

Qualsiasi cosa scritta nel post infatti non solo è una bufala, ma è una collezione di orrori giuridici buoni per ingannare gli orfanelli di Norimberga 2, 3, 4 e 5 e tali da far ardere intere biblioteche giuridiche per autocombustione

Re Carlo III davanti ad un Tribunale Speciale, l’ennesimo immaginario

In primo luogo vorremmo rassicurare che in nessun ordinamento giuridico di questo pianeta si può essere “condannati” a testimoniare. La condanna consegue la soccombenza giudiziale. Il testimone, per sua natura, non ha alcuna posizione giuridica da difendere, è solo qualcuno che è a conoscenza di fatti per i quali vi è l’interesse che sia convocato, spontaneamente o in forza di provvedimento, a condividere quanto conosce con l’autorità.

Quindi tecnicamente il testimone va citato, o gli si può intimare la comparizione, dandogli così l’obbligo giuridico di comparire per rendere testimonianza dei fatti a sua conoscenza. Ma non si può parlare di una condanna.

Al riguardo come abbiamo avuto modo di vedere in passato, non esiste né giuridicamente né moralmente il concetto di “condanna conto terzi”. Nessun ordinamento che non sia completamente fuori asse condannerebbe figli per le colpe di padri e madri.

I colleghi di Reuters hanno avuto modo di censire simili “condanne a testimoniare” che avrebbero dovuto mandare “al gabbio” la compianta Regina Elisabetta II e Papa Francesco. Che non risulta abbiano un passato da galeotti. Reuters ha altresì contattato chi ha lanciato per primo il proclama e Farhan Haq, portavoce ONU.

Il secondo ha confermato che il tribunale speciale citato nella fake news non esiste e Re Carlo III non è stato citato da alcun tribunale in alcun ruolo in pari data.

Il primo risulta aver alquanto evasivamente dichiarato che la condanna esiste ma è presso un tribunale “che esiste nelle leggi internazionali”.

La conferma di Haq si presenta però dirimente: anche oggi i poteri forti li processiamo domani.

E non è la prima bufala che inventa delitti e castighi per la casa Reale: ricordiamo quando i QAnon dichiararono che il Patriota Q aveva preso possesso del funerale della Regina per vendicare Lady D e la diffusione di video con didascalie contro la stessa girati prima della sua nascita.

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