Putiferio sul gip Alessandra Vella e la raccolta fondi per Carola Rackete: tutto quello che ci risulta

di Redazione Bufale |

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Putiferio sul gip Alessandra Vella e la raccolta fondi per Carola Rackete: tutto quello che ci risulta Bufale.net

Abbiamo raccolto molte segnalazioni in queste ore in merito ad un post che il gip Alessandra Vella avrebbe pubblicato pochi giorni prima la decisione di scarcerare Carola Rackete, il Capitano di Sea Watch 3, con un incentivo a raccogliere fondi per tutelare la 31enne tedesca. In tanti ci avete scritto per sapere se quanto riportato nell’immagine ad inizio articolo fosse vero e se il post in questione fosse stato realmente pubblicato dal gip di Agrigento. Vicenda delicata, ragion per cui ci siamo presi qualche ora in più per una prima analisi.

Inutile dire che, se fosse confermata una notizia del genere, verrebbe alimentata la polemica a distanza tra il gip e Matteo Salvini, a maggior ragione dopo le accuse lanciate in queste ore dal Ministro dell’Interno come avrete notato dal nostro articolo pubblicato nella giornata di ieri. Fatto sta che bisogna prendere atto di quanto abbiamo accertato proprio in queste ore, affinché si faccia chiarezza assoluta su questa vicenda. Soprattutto dopo quanto dichiarato dal fondatore del gruppo FacebookRete Italiana Antifascista“.

Risulta vero il post di Alessandra Vella in merito alla raccolta fondi per la tutela legale di Carola Rackete dopo il caso Sea Watch 3? Da quello che ci risulta no, stando ad una dichiarazione ufficaiale del presunto amico del gip citato nel post originale. Sebbene sia impossibile risalire all’account del gip, vista la sua decisione di cancellarlo dai social dopo l’ondata di insulti da parte dei sostenitori di Salvini, abbiamo raccolto una serie di informazioni che in qualche modo smentiscono un rapporto diretto tra il gip e Fabio Cavallo, il presunto amico che ha dato vita alla raccolta fondi.

L’iniziativa è vera, ma non sarebbe mai stata sostenuta da Francesca Vella. Seguono maggiori dettagli su questa storia, ma ricordate che un presunto screen sui social non possa rappresentare una prova, così come anche in assenza della nostra analisi risulterebbe davvero complicato credere che un gip possa in qualche modo “promuovere” una raccolta fondi per Sea Watch 3 e Carola Rackete in un contesto di questo tipo. Questo il post originale che sta creando tante discussioni oggi 4 luglio.

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