‘Io il 22 non lo voglio’, lo slogan di chi ci ha capito poco sul coprifuoco fino al 31 luglio in Italia

di Redazione Bufale |

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‘Io il 22 non lo voglio’, lo slogan di chi ci ha capito poco sul coprifuoco fino al 31 luglio in Italia Bufale.net

Sta prendendo piede sui social lo slogan ‘Io il 22 non lo voglio‘, in relazione alla storia del coprifuoco fino al 31 luglio che sarebbe stato fissato alle 22 di sera in Italia. Una questione che richiama necessariamente quanto abbiamo pubblicato questa notte e che, a conti fatti, alimenta tanta disinformazione in Italia in merito al nuovo decreto. Una protesta vibrante, sia dei normali cittadini, sia di coloro che gestiscono bar o ristoranti, che sostanzialmente non ha motivo di esistere.

‘Io il 22 non lo voglio’ e coprifuoco fino al 31 luglio in Italia: non è così

La situazione è differente, lo abbiamo già spiegato. Seppur legittime le lamentele di chi non potrebbe reggere, economicamente parlando, a buona parte della stagione estiva con coprifuoco fino al 31 luglio fissato alle ore 22, si parte da presupposti sbagliati. Per farvela breve, lo stato di emergenza è stato sì prolungato alla stessa data, così come il decreto di cui si sta parlando in queste ore avrà durata quantomeno trimestrale. Tuttavia, c’è un dettaglio rilevante che sfugge.

Come evidenziato da diverse fonti governative, infatti, alcuni titoloni di queste ore sono stati gonfiati. Non sta a noi dire se questo sia avvenuto in modo consapevole o meno. Fatto sta che in tanti in queste ore utilizzano in modo non corretto l’hashtag ‘Io il 22 non lo voglio’. Il motivo è semplice, considerando che l’attuale governo ha promesso di riaggiornarsi entro la fine del mese di maggio e, qualora la situazione vaccini e contagi lo dovesse consentire, passeremo ad un aggiornamento della situazione.

Ricapitolando, lo slogan ‘Io il 22 non lo voglio’ ha poco senso, in quanto il coprifuoco fino al 31 luglio con orario fissato alle 22 potrebbe presto venir meno. Diverse previsioni ci consegnano uno scenario più incoraggiante sul fronte Covid nelle prossime settimane, motivo per il quale le polemiche di oggi 22 aprile potrebbero presto trasformarsi in aria fritta.

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