Il virus WhatsApp di Capodanno 2020 non è per niente una bufala: i due link da evitare

di Redazione Bufale |

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Il virus WhatsApp di Capodanno 2020 non è per niente una bufala: i due link da evitare Bufale.net

Risulta essere più vivo che mai il virus WhatsApp di Capodanno 2020 in queste ore. In mattinata, infatti, siamo stati bombardati di richieste da parte di utenti che hanno ricevuto in chat quelli che, apparentemente, sono gli auguri di buon anno in una versione differente dal solito. Un messaggio sulla carta frutto di una catena, con la personalizzazione del nome del mittente ed il rimando ad una pagina tramite la quale gli stessi utenti potranno ricambiare il pensiero gentile ricevuto.

Virus WhatsApp

Virus WhatsApp

La sostanza, però, è diversa e a quanto pare dietro i suddetti auguri si nasconde un vero e proprio virus WhatsApp di Capodanno 2020. In realtà, la notizia ve l’abbiamo fornita già un paio di settimane fa, con un aggiornamento reso pubblico nella giornata di ieri dopo le prime richieste che abbiamo ricevuto. L’edit al nostro articolo originale non è stato dettato dall’arrivo del nuovo anno, quanto dal fatto che all’iniziale sito linkato, vale a dire Touch here site, con il trascorrere dei giorni siamo stati costretti ad aggiungerne un altro.

Il secondo link da evitare con il virus WhatsApp di Capodanno 2020

Ci riferiamo in questo caso a My love co nat. Poco fa abbiamo effettuato dei test, giungendo alla conclusione che non si tratti di una bufala. Il virus WhatsApp di Capodanno 2020 è reale e ci rimanda ad una pagina dove si scarica un malware. Da quello che ci risulta, non dovrebbe esserci alcun furto di dati sensibili, al contrario di quanto sia stato ipotizzato da altre testate, mentre è certo che inizierete a caricare diversi banner pubblicitari. Non sempre visibili.

Insomma, si potrebbe parlare facilmente di adware, con il virus WhatsApp di Capodanno 2020 che finirà con il produrre pesanti rallentamenti ai vostri smartphone. Nelle prossime ore proveremo a fornirvi qualche altro dettaglio su quella che, purtroppo, non possiamo considerare una classica bufala di inizio anno.

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