Calendario con piano vaccinale della Regione Lombardia anti Covid: ufficiale la bufala
Sta circolando in queste ore un manifesto che sembra annunciare il piano vaccinale della Regione Lombardia contro il Covid, estendendo il discorso anche a fasce di età che fino a questo momento non erano state incluse nel discorso. Apparentemente, una buona notizia per tantissime persone, a distanza di una settimana dal post di Fontana che aveva fatto tanto discutere sul momento che stiamo vivendo in quest’area del Paese. Peccato che si tratti di una bufala, come abbiamo verificato oggi 19 marzo.
Risposta ufficiale sul calendario con piano vaccinale della Regione Lombardia Covid
Un vero e proprio calendario quello che pare mostrarci la tabella di marcia, ma il piano vaccinale della Regione Lombardia concepito per contrastare la diffusione del Covid non è altro che una bufala. L’immagine incriminata la trovate ad inizio articolo e ci mostra una pianificazione molto accurata. Poteva essere una svolta per chi, fino a questo momento, non è stato incluso nelle programmazioni, ma ora sappiamo che dovremo pazientare ancora un po‘.
La conferma sul fatto che il calendario con il piano vaccinale della Regione Lombardia sia del tutto inventato arriva direttamente dal Pirellone, in riferimento ad un post pubblicato all’interno della pagina ufficiale Facebook. Senza troppi giri di parole, dunque, è arrivata una secca smentita, in attesa che la situazione si sblocchi una volta per tutte:
“Purtroppo sta circolando in rete questa comunicazione ingannevole e che non corrisponde al vero. Non appena sarà possibile prenotare la vaccinazione anche per tutte le categorie attualmente non comprese nella programmazione del ministero della Salute, lo comunicheremo su tutti i canali ufficiali della Regione Lombardia”.
Insomma, fate attenzione alla catena che ci parla del presunto piano vaccinale della Regione Lombardia contro il Covid, arrivando ad estendere il calendario addirittura a coloro che sono nati nel 1961. Ad oggi, 19 marzo, non ci sono conferme, in attesa che le dosi del vaccino contro il virus siano disponibili una volta per tutte su larga scala. Come si nota qui di seguito, il documento originale pare riguardi la Regione Puglia, al punto che l’intestazione è generica, senza mai coinvolgere in modo esplicito la Lombardia.
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