Barbara Balanzoni ritiene il super green pass incostituzionale: subito alcune smentite

di Redazione Bufale |

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Si discute tanto in queste ore di super green pass incostituzionale, considerando anche alcune dichiarazioni molti forti da parte di Barbara Balanzoni. Dopo aver spiegato in cosa consiste la nuove misura adottata dal governo destinata ad entrare in vigore tra dieci giorni, come avrete intuito attraverso il nostro articolo, ci si pone qualche quesito ormai scontato sul fronte legale. Analizziamo i primi “botta e risposta” in questo senso, provando ad inquadrare meglio la situazione.

Le risposte a Barbara Balanzoni che ritiene il super green pass incostituzionale

A tal proposito, come accennato, tutto nasce dalle recenti uscite di Barbara Balanzoni, che a conti fatti ritiene il super green pass incostituzionale. Messa in questi termini, bisogna premettere che il super green passs debba essere collocato sul medesimo piano del green pass standard. Dunque, se è stato definito costituzionale il primo, il medesimo approccio verrà adottato anche con il primo. Nonostante la sfuriata di quella che alcuni addetti ai lavori hanno definito senza troppi giri di parole “guru dei no vax”.

Trovate la sua uscita su Twitter, con un post che lascia poco spazio a dubbi ed incertezze: “Siamo palesemente di fronte a un evidente e sfrontato ATTENTATO alla COSTITUZIONE“. Per chi non lo sapesse, Barbara Balanzoni è “Medico Anestesista Rianimatore Laurea in Legge“. Una prima risposta a questa tesi, al di là di quanto riportato in precedenza sul parallelismo tra green pass e super green pass, arriva da Paolo Veronesi, Professore Ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Ferrara.

Tutto nasce da un intervista che il docente ha rilasciato di recente, con una risposta indiretta a Barbara Balanzoni in merito al super green pass incostituzionale. Questo uno spezzone delle sue dichiarazioni, dopo una chiara domanda sul quesito del giorno:

Non costituisce affatto un attentato alle libertà, bensì l’affermazione di un più calibrato onere dettato dalle situazioni che ci circondano. Tale scelta limita di certo talune libertà dei singoli, ma opera ciò per legge – come si deve – in modo giustificato dalla situazione italiana e mondiale della pandemia, risultando altresì proporzionato alle esigenze e ai diritti di tutti. Si basa cioè su riscontri scientifici inossidabili, avrà efficacia per un periodo di tempo limitato (fino al 31 dicembre prossimo, salva sempre la possibilità di prorogare, sempre per legge, la data di scadenza dello stato di emergenza sanitaria se sarà necessario), e opera per la tutela dei singoli e di tutti”.

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