Avvocato di origini nigeriane discriminato in tribunale, il giudice onorario fa chiarezza

di Bufale.net Team |

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Avvocato di origini nigeriane discriminato in tribunale, il giudice onorario fa chiarezza Bufale.net

Ha colpito tutti il post pubblicato dall’avvocato di origini nigeriane H.S. in cui ha raccontato un episodio di discriminazione razziale da parte di un giudice onorario presso il tribunale dei minorenni di Napoli. Il suo racconto è diventato virale e ha riacceso il dibattito sul problema del razzismo anche negli ambienti istituzionali.

La denuncia social

Tribunale per i minorenni di Napoli, stamattina, giunto il mio turno per la discussione di una causa, il neo magistrato onorario mi chiede di esibire il tesserino di avvocato, lo faccio. Stupita o stupida, mi chiede se sono avvocato, poi ancora, mi chiede se sono laureato.
Vi giuro che non è una barzelletta.
Impulsivo come sono, ero tentato di insultarla, ma ho voluto mettere avanti il bene della causa da trattare, perché ne vale della vita della mia assistita e della sua bambina.
No, non è razzismo, è solo idiozia. È la incompetenza di un organo amministrativo che non sa scegliere i componenti privati in ausilio della macchina giustizia.
Comunque, cara giudice (onorario) sono anche Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.

La versione dell’avvocato

Il caso ha avuto una forte risonanza mediatica tanto da essere ripreso dalle principali testate nazionali e localiRepubblica è riuscita ad ascoltare il presidente della sezione del tribunale dei minorenni in cui sarebbe avvenuto il fatto, che ha riferito:

Si è trattato certamente di un malinteso, non ci può essere alcuna forma di razzismo perché si tratta di un pensiero che non appartiene al nostro ufficio e a quelli che lavorano qua. Conosco l’avvocato Sedu, ho stima di lui, lo aspetto in ufficio. Venga quando vuole e chiariremo tutto.

Contattato dal Riformista, l’avvocato H.S. ha commentato la sua esperienza come “un fatto assurdo” e ha aggiunto che il giudice onorario: Non si è scusata perché probabilmente non si è neanche resa conto di quello che aveva detto. Anzi, una volta mostrato il tesserino di avvocato è salita al piano di sopra dal giudice togato per accertarsi che fosse davvero tutto vero”. In seguito gli avrebbe riferito: “È tutto vero, il giudice (togato) la conosce”.

L’incontro e il chiarimento: “Nessun intento razzista”

Nella giornata di ieri, dopo l’esplosione del caso, il Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania Armando Cozzuto ha convocato il Presidente del Tribunale dei Minorenni Patrizia Esposito e il Presidente degli Avvocato di Napoli Antonio Tafuri per testimoniare l’incontro chiarificatore tra l’avvocato H.S. e il giudice onorario, oggetto della polemica.

Contattato da Repubblica, Tafuri afferma:

Si sono reciprocamente chiariti. Abbiamo convenuto che questi episodi non sono altro che il frutto di percezioni differenti. Ma quando ci si trova fra persone dotate di senso di responsabilità e delle istituzioni, senza retropensieri, gli spazi per la riconciliazione ci sono tutti.

Tutti i presenti, infine, hanno inviato una nota congiunta alla stampa che riportiamo di seguito:

Tutti i presenti hanno ribadito il proprio personale impegno a evitare che possano verificarsi in futuro situazioni tali da ingenerare, anche involontariamente, il dubbio sia riguardo alla sussistenza di sentimenti od opinioni discriminatorie nell’amministrazione della giustizia, sia riguardo alle competenze dei giudici onorari. L’episodio ha trovato ampia composizione chiarendo le intenzioni da ciascuno manifestate. Siamo soddisfatti che la vicenda sia stata debitamente stigmatizzata nel migliore dei modi e che questo abbia di fatto fortificato il dialogo tra istituzioni e categorie professionali impegnate da molti anni sul territorio campano a lavorare insieme in modo produttivo ed efficace, a garanzia e a tutela della cittadinanza nel rispetto dei primari diritti della persona e nel rigetto di ogni forma di discriminazione.

Napoli Today riporta il dubbio sulle effettive scuse richieste dal giudice onorario all’avvocato H.S., ma la risposta arriva dal Riformista che lo ha raggiunto nel suo studio:

Ci sono state delle scuse che io ho accettato volentieri. Non si può pretendere di cambiare il modus operandi o i pregiudizi di certe persone facendo la guerra. Non ho mai visto uno schiaffo restituito generare amore. Spiegando, confrontandosi, si può generare qualcosa di migliore.

Ancora, H.S. aggiunge: “La dottoressa mi ha detto che è stato un malinteso, circostanza ribadita anche dal presidente Esposito, ed è stato escluso ogni intento razzista. Cosa cui io credo. Alla fine ci siamo dati il gomito; ma episodi così spiacevoli non devono più avvenire. Nessuna discriminazione, secondo il chiarimento, nei confronti dell’avvocato di origini nigeriane che ha riportato il caso sui social.

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