Conte replica a Salvini su bufala delle feste private: il leghista non ci sta, ma i sostenitori lo criticano

di Redazione Bufale |

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Conte replica a Salvini su bufala delle feste private: il leghista non ci sta, ma i sostenitori lo criticano Bufale.net

La risposta di Conte ad una fake news alimentata anche da Matteo Salvini, in merito ai presunti controlli nelle case degli italiani per il rispetto dell’ultimo DPCM riguardante anche le feste private, non ha placato le polemiche tra i due. In molti, infatti, evidenziano che il leghista abbia riportato le parole del Premier, che smentiscono le voci iniziali, gettando paradossalmente benzina sul fuoco. Il tweet in questione è ancora online.

Articolo originale del 13 ottobre

Singolare quanto avvenuto all’interno del profilo Twitter di Salvini, considerando il fatto che l’ex Ministro dell’Interno in queste ore si è lamentato molto sul DPCM che a suo modo di vedere andrebbe a vietare le feste private. Come? Imponendo un numero massimo di sei persone esterne al proprio nucleo famigliare. Questo, almeno, l’approccio avuto dal leader della Lega che ha fatto molto rumore tra ieri sera ed oggi 13 ottobre, a poche ore dallo scontro a distanza con il Ministro Azzolina di cui vi abbiamo parlato ieri.

Salvini duro sul DPCM con divieto di feste private, ma non è così

Andiamo con ordine, perché il post di Salvini è di ieri sera. La sua è una critica sarcastica al nuovo DPCM del governo pensato per limitare i contagi del Covid, con un attacco molto chiaro anche a Conte: “Non più di sei persone a casa di ciascuno… Perché sette porta sfortuna? Togliamo la Polizia dalle strade e la trasformiamo in Psico-Polizia per controllare i condomini??? Neanche George Orwell sarebbe arrivato a tanto, siamo alla follia, rileggiamoci ‘1984’“.

Post esplicito, dunque, ma che allo stesso tempo parte da un assunto sbagliato. Come ha riportato Il Messaggero, infatti, il DPCM ha trattato la questione delle feste private solo con “raccomandazioni” e non con “imposizioni“. Voci di corridoio affermano che il cambio di approccio sia stato dovuto al veto di buona parte delle Regioni, non favorevoli ad un controllo così forte da parte delle autorità.

Non è un caso che anche i commenti da parte dei sostenitori di Salvini non siano stati così teneri nei suoi confronti. Non sono pochi, infatti, gli utenti che lo hanno invitato a lamentarsi di meno su Twitter e a concentrarsi più che altro su un’opposizione in grado di scendere in piazza. Si tratta di soggetti che, reagendo alle sue parole sul DPCM e sulle feste private, hanno chiaramente parlato di critica costruttiva.

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