Ridimensioniamo la circolare dello Stato Maggiore dell’Esercito su warfighting ed Italia in guerra
Occorre necessariamente ridimensionare la storia relativa alla circolare dello Stato Maggiore dell’Esercito, con relativo riferimento al concetto di warfighting e alla possibile decisione dell’Italia di scendere in guerra in Ucraina. Al contrario di quanto riportato alcune settimane fa, a proposito del fantomatico arruolamento di cittadini italiani, qui bisogna far presente che siamo al cospetto di un documento vero. Il problema, però, è dato dai titoli sensazionalistici utilizzati da alcune testate in queste ore. Andiamo per gradi.
Bisogna contestualizzare la circolare dello Stato Maggiore dell’Esercito su warfighting
Cosa dice la circolare firmata dal Capo dello Stato Maggiore dell’Esercito su warfighting ed una serie di disposizioni che sembrerebbero anticipare la partecipazione attiva dell’Italia ad un nuovo conflitto? Sostanzialmente, il documento (autentico e confermato dai vertici militari italiani) è firmato Bruno Pisciotta. Si tratta di un vero e proprio invito ai comandi di vertice che per forza di cose investono su personale, addestramento, impiego e sistemi d’arma.
Disposizioni che in primo luogo mirano a limitare congedi e ferie, senza dimenticare l’intensificazione della formazione delle nuove leve, alla luce delle evoluzioni sullo scacchiere internazionale. Insomma, una serie di indicazioni che ci proiettano verso il concetto di warfighting e che, tuttavia, non comportano l’immediata decisione dell’Italia di avere un ruolo da protagonista nel conflitto tra Russia ed Ucraina.
La circolare dello Stato Maggiore dell’Esercito che cita anche il warfighting, infatti, è stata oggetto di una successiva precisazione da parte dei vertici militari. Si precisa che il documento sia ad esclusivo uso interno di carattere routinario. Per farvela breve, il Vertice di Forza Armata “adegua le priorità delle unità dell’esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale“.
Insomma, allarmismo e titoli esagerati, in merito alla circolare dello Stato Maggiore dell’Esercito che richiama anche il warfighting. Allo stato attuale, non ci sono i presupposti per parlare di un ruolo attivo dell’Italia nel conflitto tra Russia ed Ucraina.
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