Querele in arrivo per chi ha diffuso fake news sulla diga di Ridracoli

di Bufale.net Team |

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Querele in arrivo per chi ha diffuso fake news sulla diga di Ridracoli Bufale.net

Querele in arrivo per chi ha diffuso fake news sulla diga di Ridracoli: e noi vi avevamo avvisato. Piangano pure i complottisti del “Eh ma allora è vero che i Poteri Forti vogliono querelare chi diffonde le fake news“, perché in questo caso i complotti non c’entrano. Qualcuno ha scritto delle menzognere calunnie, qualcuno pagherà.

Querele in arrivo per chi ha diffuso fake news sulla diga di Ridracoli

Querele in arrivo per chi ha diffuso fake news sulla diga di Ridracoli

E le ha scritte confondendo volutamente e con malizia, e completamente a sproposito i concetti di laminazione dell’alluvione, tracimazione della diga e apertura.

Costruendo una bizzarra spy story in cui Romagna Acque diventa un “esecutore dei poteri forti” accusato di avere, in cima alla diga, dei controlli magici. Apri la diga, e causi alluvioni a comando che distruggono territori e uccidono persone. Chiudi la diga e improvvisamente arriva la siccità, smette di piovere e la natura viene riarsa.

Il tutto, ovviamente, con aggiunte complottiste ancora più assurde come l’apparizione dell’ormai mitologico “tanker”, l'”aereo delle scie chimiche” che vola nei cieli per modificare il clima come la versione “Culto del Cargo” del Gramo di Harry Potter che appare nei fondi del thé e del caffè per annunciare la sventura.

Ovviamente, succede che se tiri troppo la corda si spezza. Se diffondi audio, se mandi “lettere anonime aperte”, se passi il tempo sui social a infamare un intero ente per farne il cattivone di un tuo film di fantascienza, vieni chiamato a pagarne le conseguenze.

Querele in arrivo per chi ha diffuso fake news sulla diga di Ridracoli

Cliccando sui link precedenti, ognuno che riporta agli svariati articoli sulle leggerezze diffuse a mezzo social, WhatsApp e Telegram su Ridracoli, potrete leggere perché si tratta di fake news. In questo articolo riporteremo la risposta di Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque

“Una delle regole del giornalismo è sottolineare i fatti al di là delle opinioni, che possono essere anche fantasiose. Uno può credere che la Terra sia piatta e non fa male a nessuno, anche se è assurdo. Ma quando si arriva a mettere in discussione principi dell’idraulica o elementi oggettivi legati ad una gestione seria e alla sicurezza di un’infrastruttura che ha sempre garantito acqua per l’estate, fungendo anche da elemento di prevenzione dal rischio e che nei momenti siccitosi garantisce la vita del fiume Bidente, e che lamina le piene quando è in condizioni di trattenere grandi quantità di acqua. Quindi è difficile creare una causa-effetto collegata alla diga, a meno che non si lavora molto di fantasia. Ormai ci sono tecnici improvvisati che si laureano sui social, diventando esperti di ogni materia. In un momento come questo, fare del procurato allarme e calunnie il passo è breve”.

Che confermando di star raccogliendo tutti i post che, neanche tanto velatamente, accusano chi lavora a Romagna Acque di essere degli assassini, longa manus dello spettro dei “Poteri Forti” responsabile di ogni male nel mondo e nemico della “veraggente del noncielodikeno” conferma anche che le querele arriveranno

“procederemo in ogni sede al fine di difendere la dignità di questa società e della sua infrastruttura principale. La diga non ha alcuna responsabilità dell’alluvione. L’oggettività dei fatti deve essere difesa. Se ci saranno riconoscimenti economici li doneremo per la ricostruzione della Romagna”.

E sarà una cosa utile e istruttiva: chi come unico contributo per combattere una strage e un disastro non ha fatto altro che spargere odio e allarmismo, ma anche chi è stato di costoro portavoce anziché fermarsi e prendersi il tempo per controllare prima, postare poi potrebbe presto trovarsi ad aprire le tasche per aiutare, ma davvero.

 

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