No, nessuno ti chiederà di mostrare le mutande al posto di blocco
Ci è stato segnalato un articolo che parla dell’obbligo di mostrare le mutande al posto di blocco. Bufala nella bufala, si tratta della pedestre traduzione dei vari “stupidari di leggi assurde” che appaiono in tutto il mondo, spesso apertamente bufale, redatti per conquistare qualche click.
Anche qui ci sono una serie lunghissima di passaggi prima di arrivare all’ovvia bufala
No, nessuno ti chiederà di mostrare le mutande al posto di blocco
L’articolo parte dalla premessa clickbait che al posto di blocco possono chiederti l’esibizione delle mutande, per poi parlare della “Legge della Mutanda” a San Francisco, per poi dichiarare che se in Italia tale scenario non è previsto, una delle “buffe leggi di San Francisco” prevedono l’obbligo di “non usare mutande per pulire l’auto”, dichiarando che è una pratica assai comune.
Si tratta di un ovvio tentativo di clickbait: la pratica delle “mutande per pulire l’auto” non è affatto una piaga tale da richiedere leggi per impedirlo, ma un pezzo forte delle “leggi stupide”.

No, nessuno ti chiederà di mostrare le mutande al posto di blocco
Esiste un articolo, Section 694 del Codice Legale della Città di San Francisco, che regola la compravendita di stracci per la pulizia, definiti come “stracci utili per pulire superfici, macchinari, strumenti, locomotive, autovetture e motocicli, ma anche finestre, le mani dei meccanici e, generalmente, ogni uso noto per gli stracci.
E tale articolo vieta di commerciare abiti, biancheria e lenzuola sporchi come stracci senza aver prima pulito la materia prima: nessuno vuole comprare uno straccio unto di sudore, feci e fluidi corporei altrui.
Un passaggio illogico è diventato inizialmente “Se è vietato vendere stracci ricavati da biancheria allora scriviamo che esiste una legge che vieta di pulire le auto con le mutande”, per poi passare a “Allora le forze dell’Ordine sono alla ricerca di mutande in auto” per finire a “ti chiedono di mostrare le mutande al posto di blocco”.
Il circuito di notizie che ha ritradotto questa “buffa norma” peraltro non è nuovo a tali ricicli creativi, avendoci mostrato il presunto divieto di guidare auto nere di domenica (in Colorado) e avendo inventato dal nulla eserciti di pizzaioli tamarri napoletani pronti a coprire le targhe col sugo della pizza per evitare sanzioni.
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