Morto Roberto Maroni, ex Ministro e leader della Lega

di Bufale.net Team |

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Morto Roberto Maroni, ex Ministro e leader della Lega Bufale.net

È morto Roberto Maroni, dopo una lunga malattia. Avvocato di Varese, classe 1955. “Ciao Bobo”, questo è quello che i social hanno mandato in trend per uno dei padri nobili della Lega Nord.

Responsabile dell’ufficio legale di una grande multinazionale, accanito tifoso del Milan, animato da una grande passione per la musica, “Bobo” aveva scoperto la politica al fianco di Umberto Bossi, il “senatur”, diventandone il braccio destro e il numero due della Lega.

Tre volte ministro, vicepremier, governatore della Regione Lombardia, è anche stato segretario federale della Lega. Nel 2021, l’annuncio della malattia che l’avrebbe condotto alla morte, ma non spezzato.

Morto Roberto Maroni, ex Ministro e leader della Lega

Fino all’ultimo momento, anche col destino già segnato dai “coccodrili” (il suo coccodrillo recentemente pubblicato da ANSA ha proprio il 2021 come iniziale data nello “slug”, il link) a chiunque chiedesse delle sue condizioni diceva laconicamente di stare “Bene”.

Non abbastanza però da potersi dedicare alla politica attiva, uno dei suoi amori di sempre.

Morto Roberto Maroni, ex Ministro e leader della Lega

Epppure, la sua avventura era cominciata in un ormai lontano 1979, quando abbandona il partito di sinistra “democrazia proletaria” per investire nei sogni di un giovanissimo Umberto Bossi. In tre anni fonderanno la Lega Lombarda, futura Lega Nord e poi Lega, partito di cui ha sempre rivendicato un diritto di genitorialità.

In Parlamento per la Lega per la prima volta nel 1992, ha chiuso la sua carriera come presidente della Regione Lombardia e solo perché il tumore che l’aveva colpito non consentiva la prosecuzione.

Federalista moderato, volto storico della Lega, ci lascia con l’omaggio bipartisan della Politica, da Mattarella al nuovo leader Salvini, pronto ad augurargli “buon vento”.

Poche settimane fa, l’ultima intervista al «Corriere». «Com’è cambiato il mio punto di vista sulle cose dopo la malattia? Non molto. Certo che la malattia che mi ha colpito è una cosa che non trascuro, facendo tutte le cure necessarie. Ho capito che tra le cose importanti non c’è la politica con la “p” minuscola»

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