DISINFORMAZIONE Scandalo Eurospin ritirato lotto di datteri che contenevano VERMI – Bufale.net

di Bruce McFrank |

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DISINFORMAZIONE Scandalo Eurospin ritirato lotto di datteri che contenevano VERMI – Bufale.net Bufale.net

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Un altro scandalo che riguarda i consumatori italiani ha colpito ancora, e arriva dalla catena di supermercati Eurospin. I supermercati, grazie anche alle loro catene di negozi, fanno arrivare di tutto sugli scaffali e, anche se la qualità non è come quella dei prodotti artigianali comuni ci si accontenta, dato che arrivano puliti, confezionati, e comodi da acquistare. Ma se è a un po’ di qualità che rinunciamo(seppur malvolentieri) per amore del risparmio, e per la mancanza di tempo,non rinunciamo certo alla salute e al benessere del corpo! A causa della vita stressante che la società moderna ci impone attraverso schemi precostituiti e sistemi fortemente coercitivi, in un aut aut(o dentro o fuori), ci siamo dovuti piegare alla mercificazione di massa, come unico rimedio allo sfrenato capitalismo, che ci impone la schiavitù del lavoro come unico mezzo di sussistenza e sopravvivenza e non come maniera per reinterpretare la propria vita in chiave anche economica, riuscendo così a raggiungere l’indipendenza.

Lo scandalo arriva dai supermercati Eurospin, e vede incriminati un lotto di datteri che conterrebbero dei VERMI! La notizia è gravissima. Gli ingenti costi che ognuno di noi deve sopportare, per potersi soltanto nutrire, non sono poi ricambiati neanche nel controllo della qualità! Una cosa vergognosa!

Il lotto incriminato sarebbe il VASSOIO DEGLET NOUR “MON AMI” di nella confezione da 250 g, confezionati dalla società Mocerino di Pomezia.

Il lotto è il numero 037 D . La data di scadenza riportata sulla confezione è: 12. 2016. Ed era venduto comodamente in tutti i supermercati Eurospin.

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Questa notizia è stata pubblicata in data 11 aprile 2016 dal sito LaNozione, già sulla nostra Black List in quanto sito “satirico”, e ricondivisa su facebook dalla pagina Anza.

Fonte citata in coda all’articolo è Il Fatto 24, dove però l’articolo non risulta essere presente.

Facendo qualche ricerca su Google, la stessa identica notizia risulta pubblicata, seppur priva di toni vistosamente idignati, da Il Fatto Alimentare in data 29 gennaio 2015, quindi più di un anno fa, e ripubblicata in data 2 febbraio 2015 dal sito clickbait Retenews24, anch’esso nella Black List.

 

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