Fan di Andrew Tate incolpano Greta Thunberg (una GRETA di mezzo c’è)

di Bufale.net Team |

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Fan di Andrew Tate incolpano Greta Thunberg (una GRETA di mezzo c’è) Bufale.net

Il fallout dell’incerimoniosa fine della vicenda Thunberg/Tate c’è: i fan di Andrew Tate incolpano Greta Thunberg per l’arresto del loro “Alpha Man” preferito.

Ignorando che una GRETA di mezzo c’è, ma non quella che si aspettano loro.

Fan di Andrew Tate incolpano Greta Thunberg (una GRETA di mezzo c’è)

La “logica” dei complottisti è grossomodo la stessa del villano medio che, dopo averci insultato sui social ci scrive minacciando ogni genere di conseguenza perchè nel frattempo è stato bannato da un social a caso.

Ignorando che comunque i social sono enti privati con delle loro regole e a volte tenuti al ban per obblighi legali e quindi, anche se volessimo, non avremmo il potere di farlo.

Il variegato mondo del complotto si sta nutrendo di uno short, quantomeno datato, in cui Tate dichiara di aver due vite su tre.

Un video, parte del suo corso per “Uomini Alfa” in cui la “Matrix”, i poteri forti, avrebbero un piano per combatterlo che prevede bannarlo dai social, farlo arrestare “per false accuse” e poi ucciderlo in galera.

Secondo la bizzarra teoria del complotto che ne è scaturita Greta Thunberg avrebbe ordinato l’esecuzione pubblica di Andrew Tate per dare al popolo l’esempio di quello che succede a chi si mette contro i potenti.

In questo caso per vendetta contro i numerosi tentativi di trolling subiti dall'”Alpha Man”.

Problema: sappiamo tutti che una profezia smette di essere tale quando è a posteriori. Ai tempi del video in questione Andrew Tate era già stato bannato da diversi social per una lunga serie di contenuti controversi.

Ed era già sotto indagine dalle autorità Rumene almeno da Aprile. Indagato va detto, non arrestato o incriminato, ma non poteva non sapere di essere sotto indagine.

Il video riesumato in questi giorni era semplicemente un caso di vittimismo da manuale.

La Greta c’è, ma non si vede

Infatti solo credendo nei complotti si può pensare che Greta Thunberg abbia il potere di ordinare l’incriminazione di persone antipatiche. Peraltro, non vediamo neppure perché ne avrebbe bisogno: la ricostruzione della vicenda dimostra che Andrew Tate ha ripetutamente tentato la provocazione fallendo miseramente e la “vendetta” di Greta Thunberg si è fermata quindi al riconoscimento social di una vittoria che neppure aveva voluto.

Piuttosto che cercare correlazioni a caso, i nostri amici complottisti avrebbero dovuto prendersela con GRETA, non Greta.

Inteso come il Group of Experts on Action against Trafficking in Human Beings, Gruppo di Esperti sull’azione contro la tratta di esseri umani, che più volte hanno fatto pressione sul governo Rumeno per combattere la tratta di esseri umani.

Reato che compare tra le accuse lanciate all’ex campione di Kickboxing e MMA Andrew Tate e suo fratello Tristan.

Del resto, il contributo di Greta Thunberg all’arresto è ironicamente marginale: è stata parte integrante della continua logorrea di Tate dal suo ritorno a Twitter ad oggi.

Logorrea costante che l’ha portato a twittare costantemente dei fatti suoi: il cartone della pizza è solo uno dei tanti elementi che hanno testimoniato la sua presenza in suolo Rumeno.

Proprio l’Elon Musk responsabile per averlo sbannato nel corso dell’amnistia generale di Twitter dovrebbe però ora bannarlo di nuovo a vita.

Elon Musk infatti ha recentemente introdotto una nuova regola per cui chi fornisce la posizione di qualcuno dovrebbe essere bannato: di fatto Andrew Tate ha fornito alle autorità Rumene ed ai suoi fan la posizione del fratello Tristan, in spregio alle “nuove regole” di Musk.

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