Dragon Quest I & II HD-2D Remake non avrà una patch nextgen, ma due versioni separate
Dragon Quest I & II HD-2D Remake non avrà una patch nextgen: un gioco dal sapore vintage verrà venduto da Square-Enix con una forma di vendita che scontenterà alcuni fan, ma a dire il vero sarebbe stata perfettamente apprezzata nei primi anni ’90 come vedremo.

Dragon Quest I & II HD-2D Remake non avrà una patch nextgen, ma due versioni separate
Ci saranno due versioni reciprocamente non compatibili, una versione “nextgen” ed una “oldgen”
Premessa: cosa è Dragon Quest in breve
Dragon Quest è una saga videoludica nata nel 1985 dal genio visionario di Yūji Horii e dal suo studio, Armor Project, con la collaborazione del disegnatore e fumettista Akira Toriyama (noto al pubblico occidentale per il Dottor Slump e per Dragonball) e del compositore Kōichi Sugiyama.
All’epoca Dragon Quest era il prodotto di punta della Enix, antecedente e apripista del genere jRPG (gioco di ruolo alla Giapponese) e ispirazione diretta della saga rivale Final Fantasy, almeno finché Square ed Enix non si riunirono in un unico soggetto economico portando le due saghe sotto lo stesso ombrello.
Dragon Quest prendeva ispirazione da giochi occidentali come Wizardry e Ultima, a loro volta tentativi di riportare le ambientazioni dei giochi di ruolo e del grande fantasy sui monitor di computer e piattaforme di gioco, presentando un combattimento a turni e, dal secondo capitolo della saga, la possibilità di reclutare una squadra di eroi (aprendo incidentalmente la strada a giochi come Pokémon col suo team di sei mostriciattoli)
Dragon Quest I & II HD-2D Remake non avrà una patch nextgen, ma due versioni separate
Arrivati al 2025, in tempo di nostalgia e revival, Dragon Quest I e II, i primi capitoli per NES, hanno avuto un loro remake aggiornato alla grafica dei giochi moderni, ovviamente per quelle console che sono discendenti dirette del NES e del GameBoy assieme, ovvero Switch e Switch 2.
Mentre però diversi giochi, come Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, Pokemon Scarlet/Violet, Kirby and the Forgotten Land e Super Mario Odyssey hanno ricevuto patch “nextgen”, gratis o a pagamento, che migliorano le performances di gioco sulla nuova generazione, e mentre diversi giochi saranno venduti su particolari cartucce dal codice seriale che inizia per LN, che contengono sia il gioco Switch che la partch NextGen, consentendo quindi all’acquirente di comprare la cartuccia “Rossa LN” per la Switch, usarla fino al passaggio alla nuova console e poi trasferire i dati di gioco sulla nuova console e installare la patch, Square-Enix ha preso una scelta diversa.
Il gioco uscirà in due versioni, Nextgen e Oldgen. Fine.
Ovviamente la trama sarà la stessa del gioco originale degli anni ’80, ma sarà diversa la grafica e le prestazioni. Solo la versione nativa nextgen userà appieno l’hardware della Switch.
Chi comprerà quindi la versione del gioco su Switch (cartuccia nera, logo Switch) potrà usare il gioco su tutti i modelli Switch (classica, OLED, Lite) e sulla Switch 2, ma nel secondo caso con una grafica peggiore della versione nativa Switch 2, usando l’emulazione della Switch contenuta in Switch 2.
Chi comprerà invece la versione del gioco su Switch 2 (cartuccia rossa, logo Switch 2, seriale LB che segnala le “esclusive Switch 2”) potrà usarla solo su Switch 2 con una grafica perfezionata.
In caso di ripensamento, chi aveva già la versione Switch del gioco dovrà ricomprare la nuova edizione.
Una ulteriore sgradita sorpresa è data dalla gestione dei salvataggi: non è possibile trasferire i salvataggi tra le due versioni.

Parola di Square-Enix
Ipotizziamo lo scenario di un utente che abbia finito il gioco, o sia a buon punto per farlo, sulla Switch e per qualsiasi motivo decida di passare alla Switch 2: anche trasferendo i dati di gioco, se userà la versione Switch 2 dovrà ricominciare da zero.
Nulla gli impedisce però di continuare a giocare la versione Switch originale, e comunque la versione Switch 2 è in grado di riconoscere il salvataggio della versione “oldgen” ma non di usarlo: invece conferirà al giocatore “ritornato” la possibilità di sbloccare dei costumi alternativi e dei bonus. Fine.
Inoltre viene aperta la possibilità-contentino per i collezionisti di creare la propria “versione limited alternativa” inserendo la confezione della standard della Switch 2 nella scatola della limited Switch 2
I precedenti
Sembrerà una forte ingiustizia, ma è esattamente quello a cui i gamer degli anni ’80 erano abituati.
Ad esempio Sonic, il celebre capolavoro della SEGA e mascotte del Mega Drive, ebbe giochi al lancio sia per il Mega Drive che per il Master System: ovviamente la seconda versione era limitata nella grafica e nel suono dalle possibilità della console “oldgen”.
Anche giochi come Tazmania e Castle of Illusion Starring Mickey Mouse ebbero una versione old-gen contentino per chi non poteva permettersi il salto generazionale, e il secondo ebbe un sequel spirituale, Land of Illusion direttamente oldgen.
Il giocatore moderno è stato recentemente abituato alla patch nextgen: ma in fondo non è sempre stato così.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.