È arrivata Switch 2: cosa aspettarsi? Cosa vi servirà?

di Shadow Ranger |

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È arrivata Switch 2: cosa aspettarsi? Cosa vi servirà? Bufale.net

E ora per qualcosa di completamente diverso dal solito, la rubrica si occuperà del lancio di Switch 2, arrivata in questa settimana. Gli adottanti del Day One hanno già potuto averla il 5, altri ovviamente la riceveranno dei prossimi giorni, come sovente accade.

Ma l’UFO è atterrato.

Le prime impressioni

La Switch 2 è ovviamente più grande, e più solida. Come con la OLED, arriva con una sua pellicola antiinfrazione da non rimuovere assolutamente, ma come con la OLED nulla impedisce di aggiungere una pellicola antigraffio sopra la pellicola antiinfrazione.

Noi l’abbiamo fatto e non ha cambiato né luminosità né tatto, ma avrete capito dove arriverà il resto della recensione: il prezzo di 469,00 Euro per la Switch 2 senza bundle e 509,00 per la Switch 2 con bundle Mario Kart comprende ovviamente la sola console con dock, Joycon 2, caricabatterie e poco altro.

Switch 2 confrontata con Switch first gen, entrambe Day One (con gommini protettivi sui JoyCon)

Switch 2 confrontata con Switch first gen, entrambe Day One (con gommini protettivi sui JoyCon)

Abbiamo scelto di aggiungere 35 euro (venti di pellicola antigraffio stampata sul posto, 10 per le cover di silicone sui Joycon, 5 per le cover di silicone sugli analogici) solo per evitare di graffiare la console nuova, e vedremo non è stata l’unica cosa da fare.

Ma tornando alle impressioni, è evidente che si tratta di un prodotto più raffinato rispetto alla Switch 1. Il monitor è un LCD, ma ad occhio la differenza rispetto alla OLED la percepisci poco e con molta attenzione. La differenza rispetto ad una Switch di prima generazione LCD, tra display maggiorato e colori vibranti, è il giorno e la notte.

L’audio 5.1 è soprendentemente efficace, e il promesso aggiornamento per usarlo in cuffia e da portatile è già arrivato. Anzi, diventa necessario arrivare all’ultima versione di firmware, la 20.0.1.1, prima di iniziare il trasferimento dati dalla Switch precedente.

Switch 2 vs ROG Ally

Switch 2 vs ROG Ally

Il supporto per TV HDR migliora l’esperienza grafica, ad avere una TV di tale tipologia, ovviamente, e la maggior potenza di calcolo la percepisci in tutti i titoli ottimizzati.

Per capirci, la versione 4.0.0 di Pokémon Scarlatto/Violetto ha cessato la salva di lag continui che hanno piagato il gioco assieme ai bug della saga, assieme ai bug.

Escludendo un bugfix completo, è un benchmark evidente che, pur non essendo al livello della PS5 (ovviamente), la console ha molta più potenza di calcolo da buttare della Switch della precedente generazione.

Joycon 1 vs Joycon 2 (con grip protettive sull'analogico)

Joycon 1 vs Joycon 2 (con grip protettive sull’analogico)

I Joycon2 sono quello che i Joycon avrebbero dovuto essere dal Day One: dimensioni maggiorate, quindi più comodi in mano, e il supporto magnetico appare solido e facile da manovrare.

Il nuovo tasto di espulsione non è una triste linguetta di plastica incline a usurarsi, specie nelle mani di un ragazzino distratto, rendendo il JoyCon incline a fuggire e spatasciarsi al suolo, ma una piccola spranga di plastica dura che vince la resistenza dei magneti (inseriti all’interno della Switch 2) che attirano i tasti spalletta interni (di metallo) garantendo una forte adesione.

Se in passato agganciare i JoyCon al contrario richiedeva una lunghissima serie di operazioni per evitare di danneggiarli, in questo caso tutto quello che ottieni è l’impossibilità di usarli in modalità connessa o caricarli finché non riaggancerai il tutto in modalità corretta.

Screen da Pokemon Violetto, patch Nextgen

Screen da Pokemon Violetto, patch Nextgen

La presenza di due USB-C nel corpo macchina consente di usare contemporaneamente la dock di ricarica (o una Dock portatile HORI) e la Webcam, grande novità di una Nintendo che dopo decenni decide di entrare nel mondo delle GameChat dando supporto audio e video.

Oppure usare la console in carica col kickstand incorporato, ispirato a quello della OLED ma comunque dall’aspetto meno solido del kickstand HORI Dual USB.

Lo stand USB di plastica sempre di HORI funzionicchia: la console vi si adatta, ma le differenze sul retro la rendono meno salda.

Almeno il PlayStand HORI è apparso in due versioni: una con una linguetta di plastica dura, ed una con due “funghetti” da agganciare ai bordi della USB-C.

La versione in mio possesso ha la linguetta di plastica: quella coi funghetti potrebbe avere adesione più salda.

Tenete conto, anche di questo parleremo. L’impressione generale è stata di alta qualità. Ma nell’uso?

Arriva l’utilizzo

L’utilizzo ha confermato l’impressione: giocare in HDR 4K è un altro mondo, e dopo aver eseguito la mezz’ora per il trasferimento impostazioni (stesso firmware significa che è esattamente come trasferire le impostazioni da una Switch ad una Switch: qui nessun cambiamento tranne uno) e aver aspettato buona parte del pomeriggio per riscaricare i giochi ci siamo trovati dinanzi ad uno scenario di gran pregio.

La modifica di cui abbiamo parlato prevede proprio uno dei cambiamenti più costosi: il passaggio dalle SD XC alle SD Express.

Resa Grafica su Zelda ToTK, patch nextgen

Resa Grafica su Zelda ToTK, patch nextgen

Durante il trasferimento, se avevi già una Switch 1, ti viene chiesto di “salvare” le catture schermo e immagini (ora non più sottoposte a limiti numerici di video e foto salvabili, o almeno con limiti più larghi) nella memoria della Switch 2, ora di 256Gb nativi, per poi ricopiarle nella SD Express.

Per motivi ignoti questo richiederà una “aggiunta all’aggiornamento” da scaricare appena inserita la SD.

Le SD XC sono riconosciute solo per estrarre foto e video e nulla più.

Ci sono guide nel dettaglio che descrivono come fare: non le ripeteremo. Una sorpresa è che app “bloccate” dietro meccanismi di trasferimento proprietari, come Animal Crossing e Pokemon si trasferiscono a colpo, il trasferimento porta con sé anche il calcolo delle ore giocate (per i completisti) e, infine, è possibile effettuare il trasferimento “preventivo” caricando i dati della vecchia Switch su un cloud apposito prima di ricaricarli sulla nuova, per chi volesse fare trade-in.

Retro della SD Express

Retro della SD Express

Trade-in che non vi consigliamo se avete una Switch Lite: la combinazione della possibilità di “scambiare le schede virtuali”, ovvero condividere i giochi digitali (ma non i salvataggi) tra console sullo stesso account rende la Lite un simpatico muletto da portare in giro mentre la ben più ingombrante Switch 2 può restare un altro po’ nei confini nativi.

La differenza la senti coi giochi ottimizzati: abbiamo citato Pokemon Scarlatto, ma possiamo affermare senza tema di smentita che più che Cyberpunk i veri titoli di lancio sono Legend of Zelda Breath of the Wild e Tears of the Kingdom in Edizione Switch 2.

Se non siete mai stati ad Hyrule è il momento di tornarvi. Seriamente.

Breath of The Wild diviente il primo gioco nella storia del genere umano ad aver avuto non uno, ma due aggiornamenti nextgen e il fatto che il passaggio da Switch a Switch 2 sia più percepibile di quello da WiiU a Switch dovrebbe ingolosirvi.

Per non parlare di ToTK.

A sinistra: Switch normale, Wireless ed Ethernet con adattatore HORI.A destra: Switch 2, wireless e docked

A sinistra: Switch normale, Wireless ed Ethernet con adattatore HORI. A destra: Switch 2, wireless e docked

Il supporto per il Wi-Fi 6 aiuta moltissimo: sulla Switch originale, nonstante l’utilizzo dell’adattatore Hori Ethernet stanchi del non poter usare le proprietà del router (un banale Fritz!Box coetaneo della Switch, quindi classe 2017) al meglio delle sue possibilità, non abbiamo mai superato i 50Mb in download e i 20, quasi 30 in upload.

Abbastanza per molti giochi, ma qualche disconnessione in più senza Ethernet l’avevamo. Adesso arriviamo tranquillamente a velocità di gran lunga superiori, nelle prove sui 100-200 nella quasi totalità dei casi.

Paradossalmente però un neofita in questo caso risparmierà molto, ma molto di più dell’utente storico.

Il punto dolente: i costi apparenti

Avete comprato la vostra Switch 2.

Siete un padre di famiglia che vuole dare ad un ragazzino un regalo imponente (siamo sempre sui 500 euro, è una somma superiore al prezzo del lancio passato) e dei giochi.

Prendete il bundle con Mario Kart World, che è godibilissimo anche coi JoyCon 2 e la staffa per usarli come Pro, ricominciate da zero, siete a posto.

Ma pensiamo all’utente esigente: dovreste comprare, a parte (SONY fornisce le Patch NextGen senza costo, Nintendo ad un costo, modico ma che si assomma), le patch da 10 euro per Tears of the Kingdom e Breath of The Wild.

Sono già 20 euro. Abbiamo escluso pellicole e gusci: abbiamo ora il Pro Pad 2. Potreste usare il Pro Pad che avete, se anni di maltrattamento non l’hanno ridotto ad un pezzo di plastica incline al drift (ovvero perdita di sensibilità degli Analogici).

Sono sostanzialmente altri 90 Euro che se ne vanno, anche se vedremo il Pro Pad 2 sinceramente merita e se non avete un Pro Pad 1 in giro per casa, converrà farlo.

E abbiamo anche sacrificato dei giochi che non usavamo più da tempo

E abbiamo anche sacrificato dei giochi che non usavamo più da tempo

Se avete molti giochi è imprescindibile comprare una SD Express: sulla Switch da cui siamo partiti avevamo già quasi riempito una SD da 512 Gb, e la preferenza del mercato per i giochi in Digital Delivery, unita alla salva di patch nextgen da scaricare, unita al fatto che molti produttori di terze parti a questo turno hanno deciso per le “passkey”, ovvero cartucce che servono solo come succedaneo della validazione online (al posto di collegarti online, inserisci la cartuccia e certifichi che il gioco è tuo) rendono facile da riempire la memoria.

Quindi, è matematico: chi aveva la schedina capiente, dovrà comprare una SD Express. E mentre in passato si potevano risparmiare soldi comprando le SD XC Sandisk non marchiate Nintendo in offerta, adesso ti tocca passare da mamma Nintendo che in regime di scarsità di fatto stabilisce il prezzo di una Express da 256Gb, vendendo la Sandisk e la Samsung allo stesso prezzo.

Anche volendo escludere la pellicola extra, siamo arrivati a 60 Euro di SD e 90 di Pro Controller 2. Questi ultimi possono essere però ridotti a 34 Euro comprando il Charging Grip ufficiale coi tasti a spalletta programmabili, che il Grip Base (un pezzo di plastica con magneti dentro) non ha.

Se vuoi usare la divertente chat online con telecamera, puoi spendere 60 Euro per una telecamera fullHD, o 40 per una robettina 480i, praticamente un giocattolo vintage, il minimo sindacale per mostrarti in volto.

E questo è il pacchetto recensione, pagato dallo scrivente apposta per la recensione stessa (e perché voi non dobbiate farlo)

E questo è il pacchetto recensione, pagato dallo scrivente apposta per la recensione stessa (e perché voi non dobbiate farlo)

A questo punto non prendi una custodia? Sono 25 euro per quella portatile e 80 per il “valigione” per portare tutti gli accessori in vacanza.

Vi abbiamo detto che con un abbonamento a Nintendo Switch Online con Contenuti Aggiuntivi (40 euro annui) ti risparmi l’acquisto delle patch nextgen degli Zelda e altri giochi, in vigenza dell’abbonamento (oltre i DLC di Animal Crossing e Mario Kart 8, ancora supportato nonostante Mario Kart World).

Ma a questo punto vuoi giocare ai giochi GameCube offerti e hai perso il treno del pad Hori stile GameCube Cablato o dell’adattatore USB per usare i pad vintage? Nintendo ti vende un Pad GameCube nuovo di pacca, con tanto di tasti spalletta a potenziometro (che neppure il Pro Pad ha), ma lo fa per 70 euro e solo gli abbonati possono comprarne due a testa massimo.

Nintendo Switch 2 Welcome Tour, un pratico manuale-videogame dal costo di 10 euro circa, richiede per testare “tutte le funzioni utili” e quindi completare il gioco/tour almeno il Pro Controller 2, la telecamera e una TV 4k.

Sostanzialmente il giocatore esigente si ritrova a spendere una bella sommetta.

E il giocatore esigente che però vuole risparmiare usando i vecchi accessori?

Vi ricordo che il passaggio dai JoyCon a JoyCon 2 comporta che a questo punto della storia potete usare sia il Pad Pro vecchio stile che i JoyCon vecchio stile (per alcuni giochi conviene avere i secondi) ma non potete più ricaricare i JoyCon e se avete comprato i pad NES per la Virtual Console, non potete più caricare neppure loro.

Vi tocca lasciare 30 euro a Nintendo per lo Stand Ricarica Duo, venduto da Ottobre (prima dell’annuncio Switch 2) e letteralmente ultimo accessorio arrivato per la Switch vecchio stile e araldo della 2.

Se siete nintendari della prima ora, questa è la vostra situazione

Se siete nintendari della prima ora, questa è la vostra situazione

Abbiamo provato a risparmiare per voi comprando a 20 Euro una stazione di ricarica di sottomarca da Unieuro: scoprendo che i Pad Stile NES semplicemente non vi si caricano. Non entrano proprio.

Per non parlare del giocatore in movimento: nelle ore in cui ultimavo questa recensione HORI mi ha comunicato che era altamente consigliato io passassi dal dock portale PlayStand MultiPort USB al nuovo modello Playstand Duo, per “motivi di forma”, sostanzialmente la stabilità meccanica dei “gancetti” intorno alla porta USB. Potrebbe funzionare, ma a questo punto non mi sono fidato e dati i pregressi Nintendo ho deciso che non era saggio provare il Multiport firstgen sulla Switch 2.

Allora cosa conviene?

L’esborso è evidente. Personalmente però uno degli accessori “consigliati” lo consiglierei. Il Pro Pad 2 è assai migliorativo rispetto al Pad 1. Tasti programmabili a spalletta, un peso inferiore ed una costruzione in blocco unico lo rendono solido, e inoltre ha un supporto per le cuffie che rende possibile giocare in silenzioso con la TV di casa.

Confronto: Pro Pad originale, Pro Pad 2, Hori Pad

Confronto: Pro Pad originale, Pro Pad 2, Hori Pad

Cosa già presente nei Pad cablati HORI dal valore nominale di 30 euro, ma spesso da GameLife in offerta a 15, ma senza il cavo e senza l’incessante ronzio che sentivo inserendo le cuffie nel PAD HORI.

Sparito sul Pro Pad 2.

Il Multi Dock HORI per la Switch originale e il nuovo Duo Dock per Switch 2

Il Multi Dock HORI per la Switch originale e il nuovo Duo Dock per Switch 2

Dati i valori, sarà bene qundi partire dal Bundle Mario (di fatto Mario Kart World, l’esclusiva più attesa, così viene venduto a metà prezzo), aggiungere se avanzano soldi e se il Pro Pad che avevate è rotto (o non lo avevate) un Pro Pad 2 e investire in una custodia.

E poi basta: quando il resto arriverà, arriverà, non sentitevi in colpa per non aver finito la “tech demo”.

Allora la compro?

Se sei un Nintendaro storico, sì.

Se cerchi un miglioramento nell’esperienza di gioco sì.

Il salto generazionale c’è e si vede: CyberPunk 2099 sulla Switch non avrebbe mai potuto girare. Su questa sì.

Non è un caso se la Switch 2 avrebbe dovuto chiamarsi SuperSwitch, e chi ha invocato la fake news della “Switch 2 come la Switch Pro rimandata” non è andato lontano dal vero.

Mario Kart World

Mario Kart World

La Switch 2 è un salto evolutivo pari a quello dal NES al SNES, è un “prodotto pro rispetto al passato”, con uno stacco più netto rispetto al 3DS e al New3DS, di fatto adombrato dalle poche esclusive.

Tra titoli esclusivi e second edition di lusso, se siete tra quelli che lanciano il pad per aria ad ogni laggata protonica di Pokemon Scarlatto/Violetto e si sentono angariati dai pixelloni su Zelda, beh, ora non li avrete mai più.

Link in Soul Calibur

Link in Soul Calibur

La Switch 2 è quello che la Switch 1 avrebbe potuto essere, in un’altra vita, in una Nintendo pronta a rompere la barriera psicologica dei 500 euro al lancio per puntare al “tutto o niente qualitativo”.

Se siete inoltre amanti del retro, e se leggete questa rubrica lo siete di sicuro, sappiate che grazie all’emulazione del GameCube ora la Virtual Console è completa e copre dalla Quarta Generazione delle console (GameBoy, NES) fino alla Sesta (GameCube).

Si arriva così, per i nostalgici, alla piena emulazione senza sbattimenti di configurazione delle tre generzioni di console Nintendo (più il Mega Drive) con controller appropriati per l’età e di buona fattura coprendo tutta l’era retro”.

E poi menare le mani con Link in multiplayer vintage, non ha prezzo.

I contro

Abbiamo visto i pro, ora i contro: la tecnologia dei processori va più avanti della tecnologia delle batterie. Forse io al vostro posto quel Dock portatile duo da portare a spasso lo porterei.

La Switch 2 torna alla durata di batterie dalle 2 alle 4 ore della Switch di Prima Generazione: del resto ora una batteria di ultima generazione deve nutrire una console di ultima generazione, e si ritorna quindi a “rabboccare” la carica come facevano gli utenti della prima ora con le loro amate console Day One.

iFixit ha inoltre confermato che i JoyCon 2 non sono basati sull’effetto Hall, ma su potenziometri vecchio stile.

Non potrebbe essere altrimenti: avere due magneti potentissimi ai lati (e come vedremo, altri due magneti accanto per il Rumble HD2) renderebbe il drift sugli analogici Effetto Hall (basati sulla lettura di campi magnetici) assai certo.

GameCube controller vs Nyxi Wizard

GameCube controller vs Nyxi Wizard

Il che significa che dovremo confidare che la promessa di Nintendo di aver reso la vecchia tecnologia dei potenziometri più affidabile sia reale: se per i vecchi Joycon ci sono kit per renderli “effetto Hall”, tali kit sono allo stato dei fatti impossibili sulla Switch 2.

Potete comunque ancora usare alcuni dei pad di “sottomarca” ad effetto Hall: abbiamo personalmente provato le voci di corridoio che vedono i pad di terze parti non compatibili.

Credetemi: le Maracas col Rumble HD2 vi sembra di averle in mano per davvero

Credetemi: le Maracas col Rumble HD2 vi sembra di averle in mano per davvero

Il Nyxi Wizard, coppia di JoyCon in stile GameCube usato in altre recensioni con pad effetto Hall funziona al 99%: l’un per cento è dovuto al fatto che la funzione “trova JoyCon” non lo localizza e se già prima percepivi la differenza tra il Rumble e il Rumble HD del Joycon, una volta provato il Rumble 2 non torni più indietro.

La tech demo presente nel Welcome Tour del resto te lo spiega: il Rumble HD2, a supporto magnetico, ha una versatilità e sensibilità al cui confronto i vecchi Joycon sono entità primitive.

Cosa è Rumble HD2

Cosa è Rumble HD2

Lo stesso “difetto” accade con controller Nintendo di nicchia però, come la Pokeball Plus, che però funziona in tutto il resto delle modalità.

Facciamo chiarezza: giochi Switch, giochi Switch 2 Edition, giochi esclusivi

Da ora in negozio vedrete diversi tipi di cartucce.

Le vecchie cartucce per i gioch Switch funzioneranno anche sulla 2.

Tranne alcune eccezioni: i giochi che richedono funzioni rimosse coi nuovi Joycon (come il sensore infrarosso) richiederanno i vecchi Joycon, e quindi il loro charging dock.

Esempio di cartuccia con gioco Switch e Patch NextGen

Esempio di cartuccia con gioco Switch e Patch NextGen

Altri giochi non compatibili sono elencati sul sito Nintendo.

Altri giochi, come i due Zelda e Pokemon Z-A, riceveranno nuove edizioni fisiche con la Patch Nextgen incorporata, che però resteranno giocabili senza sulla Switch.

Ci sarà una differenza di seriali tra le “cartucce rosse”, quelle nate con la Switch 2:

  • Seriale con LB = Switch 2 esclusivo
  • Seriale con LP = Game-Key Card
  • Seriale con LN = Gioco per Switch 1 con la patch nextgen

Più, ovviamente le “cartucce nere” che funzioneranno su tutte le console.

Inserire una cartuccia LB e LP sulla Switch originale mostrerà un messaggio di errore pre-codificato che ricorda che si tratta di cartucce per la Switch 2.

Per restare in campo retro siamo tornati indietro agli anni ’80, quando dopo l’uscita del Commodore 128 i principali produttori di giochi per Commodore 64 decisero di applicare l’adesivo “Commodore 64/128” sul retro e cercare di non creare confusione.

Conclusione

Alla fine della fiera, Nintendo Switch è un salto evolutivo superiore a quello tra Wii e WiiU, o tra 3DS e New3DS.

Solo nel vedere il menù dell’eShop e l’online di giochi non del tutto ottimizzati come Scarlatto/Violetto ti rendi conto che siamo dinanzi al primo prodotto maturo del concetto di “console Ibrida”.

Purtroppo per il giocatore, è anche finito il concetto di console a basso costo: tra la fascia di prezzo, e la pletora di accessori aggiunti, più gli accessori “legacy” ma necessari per chi vuole conservare il bagaglio acquisito della precedente generazione, la Switch 2 si allinea alla concorrenza in costi e offerta.

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