ALLARMISMO INUTILE Allarme Creme bebè tossiche – bufale.net
Ci viene segnalata la notizia secondo cui esisterebbe una lista nera di Creme tossiche per l’igiene dei bebé.
Tale notizia in realtà può essere archiviata tra i casi di allarmismo, dei quali la nota rivista Altroconsumo, con commento del 2013, si è occupata a lungo.
Ricorda la nota rivista che:
Nel 1990 l’American college of toxicology ha pubblicato un documento relativo alla valutazione di sicurezza del fenossietanolo, definendolo sicuro per l’uso nei cosmetici, se usato nella concentrazione prevista dalla legge.
Meno rassicuranti le conclusioni dell’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei farmaci, che ha chiesto un abbassamento della concentrazione consentita nei cosmetici per bambini da 1% a 0,4% e il divieto d’uso nei prodotti destinati all’area pannolino, più sensibile e soggetta a irritazioni (che potrebbero facilitare l’assorbimento di sostanze contenute in creme e salviette).
Mentre fa da contraltare quanto affermato in Italia, secondo cui:
In Italia l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche (Unipro) ha difeso l’utilizzo della sostanza, pubblicando l’intervento di un docente universitario che dichiara che il profilo di sicurezza della sostanza, alle concentrazioni a oggi ammesse su adulti e bambini, è già stato ampiamente confermato da studi internazionali e che quindi richiederne la riduzione nei prodotti cosmetici per bambini basandosi su un semplice principio di precauzione (che viene applicato quando le informazioni sulla sicurezza ed esposizione sono mancanti o ridotte) è privo di senso.
Come al solito, in medio stat virtus, ed Altroconsumo ha rilasciato una serie di consigli cui ci si potrà saggiamente attenere:
In realtà, a oggi, i dati non portano a confermare che il fenossietanolo sia un ingrediente peggiore di altri. Una giusta prudenza va applicata a qualsiasi cosmetico usato sui bambini. Per questo, valgono ancora i consigli che abbiamo sempre dato su questo argomento:
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è bene non tenere a contatto con la pelle del bambino sostanze estranee: per pulirlo evitate dunque l’uso regolare di salviettine umidificate, imbevute di sostanze che rimangono sulla pelle dopo l’uso e tra l’altro possono aumentare il rischio di reazioni allergiche; meglio lavare il sederino con acqua tiepida e poco sapone, non profumato e senza coloranti (quelli solidi di solito contengono meno conservanti di quelli liquidi, venduti in flacone);
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asciugate bene il bambino, dopo ogni cambio, tamponando con una salvietta di cotone morbido;
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non è consigliabile applicare sempre una crema o pasta protettiva, anche se la pelle del bambino non ha problemi; questi prodotti sono utili solo in caso di irritazione: in tal caso, sceglietene uno che abbia come primo ingrediente l’ossido di zinco (almeno il 10%) e il minor numero possibile di altre sostanze.
Il rischio dietro un allarme ingiustificato non è peregrino: Altroconsumo infatti paventa strumentalizzazione pubblicitarie dell’allerta, sicché:
Un allarme immotivato crea terreno fertile per le industrie, che cavalcano il trend mettendo a punto prodotti e soprattutto slogan, che poco hanno a vedere con la buona formulazione di un prodotto: s’iniziano infatti già a trovare in commercio prodotti che si fregiano dello slogan “senza phenoxyethanol”, che si vanno a sommare agli altri vari “senza…” che critichiamo da sempre. Sono informazioni che traggono in inganno, poiché inducono il consumatore a pensare che la sicurezza e quindi la bontà di un prodotto dipendano dall’assenza di un singolo ingrediente, quello di cui si parla sui giornali in quel momento.
Inoltre, per quanto attiene la chiosa relativa a
parabeni e petrolati, questi ultimi sostanze di bassissima qualità ottenute dal petrolio e che sono diffusissime in questi cosmetici.
Abbiamo già affrontato il tema nel nostro precedente testo “BUFALA I 5 prodotti di bellezza peggiori da evitare come la peste- bufale.net“, anche esso riportante una presunta “lista di prodotti cattivi” e nel quale abbiamo dimostrato che anche le accuse contro i petrolati sono frutto di allarmismo sul tema.
Ciò posto, confermiamo il nostro invito a usare i vostri usuali prodotti per l’igiene senza allarmismo. Potete, anzi, dovete, chiedere il consiglio di un medico in caso di dubbi. Ma diffidate delle liste di “buoni e cattivi”.
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