Il PD apre una pagina per le segnalazioni di contenuti diffamatori

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Il PD apre una pagina per le segnalazioni di contenuti diffamatori Bufale.net

Il PD apre una pagina per le segnalazioni di contenuti diffamatori: infatti gli stessi, in quest’epoca, sono un gravissimo problema.

Il mai troppo compianto Maurizio Mosca, in una celebre scena diventata virale per la sua spontaneità ci aveva già parlato del pericolo, che riteneva tipico dei suoi tempi, del tipo che impugnata la cornetta decide di dichiarare in diretta che Maurizio Mosca è stato visto comprando (cit) 400mila lire di cocaina in Piazza Aspromonte.

In un clima intossicato dalle bufale, abbiamo visto esercenti e baristi trasformati in “pedofili” e per questo minacciati e danneggiati in ogni modo possibile dalla “veraggente indinniata che vuole sapere”, e persino la star del web Vincenzo Maisto, in arte il Signor Distruggere si è trovato dinanzi all’onta della diffamazione, a quanto da lui stesso riferito solo per la “colpa” di aver negato la cessione di uno dei suoi account social ad un ragazzino incapace di accettare rifiuti.

In un mondo in cui la reazione tipica del faziosetto in cerca di notorietà, del leoncino da tastiera vendicativo e vigliacco sono il meme tattico e la diffamazione, non vi è nessuna meraviglia che le vittime comincino a trovare meccanismi difensivi.


Bufale stesso si fa un gran vanto, dinanzi a bufale diffamanti, di rintracciare sempre la vittima, chiunque essa sia ed ogni volta che ciò è possibile, provvedendo a girarle tutti i dati raccolti perchè possa tutelarsi.

Il PD apre una pagina per le segnalazioni di contenuti diffamatori e sembra aver deciso di voler fare da sè, con un piccolo aiuto.

Beh, non vi abbiamo sempre detto che Bufale.net non ha ambizione di lavorare all’infinito, ma solo finchè ci sarà bisogno della sua opera?

Sul sito del Partito Democratico troverete da ora in poi un modulo per segnalare bufale e contenuti diffamatori.

E prima che i piccoli leoncini da tastiera e Goccediluna05 laureande alla Life University con specializzazione in Perzoni Farzi, un pochitto pazzerelli appaiano da noi insultando e minacciando, vorremmo ricordarvi che probabilmente fareste lo stesso.

E questo a prescindere dalle simpatie politiche. Perché il voto è una cosa, inventarsi accuse inesistenti di scambio di voti, sbattere nomi, cognomi e volti di onorevoli a caso con frasi ingiuriose per suscitare la guerra santa politica, fare lo stesso con sindaci a caso invocando l’ira e lo sdegno dei Goccediluna05 di cui sopra, inventarsi falsi profili per suscitare odio e commettere veri e propri reati, inventarsi fratelli e sorelle sempre più assurdi per Laura Boldrini e Cecile Kyenge (un corteggio comprendente milardari, attrici, rapper, wrestler, modelle e cantanti…), inventarsi schede elettorali falsificate trovate in città inesistenti, descrivere compiaciuti immaginari pestaggi di immaginari deputati del PD per eccitare le folle al desiderio di trascrivere nella verità questa sordida fantasia e, nuovamente, mettere alla gogna persone a caso con accuse inventate è solo una cursoria analisi dei casi più eclatanti che passano anche da pagine come la nostra.

Il solo Zingaretti, dal giorno delle sue elezioni alla segreteria politica oggi, si è visto scaricare addosso così tante bufale che il loro indice (sottolineo: indice) sul nostro portale ormai è arrivato a tre pagine piene.

E a tutt’oggi Facebook è pieno di pagine pubbliche e non di personaggi in cerca d’autore che boriosamente e vilmente cercano di farsi pubblicità con l’ingiuria e la diffamazione, tronfi dello sfuggire all’attività del fact checking.

Personaggi che invece al legittimo diritto alla difesa garantito per legge ad ogni cittadino non scapperanno.

La politica è una cosa. La campagna elettorale, anche accesa, è una cosa.

La diffamazione aperta è una cosa.

E sono preavvisati i “signori” che quotidianamente ci flagellano sia nei commenti che nella posta privata minacciandoci ed insultandoci perché, per loro, il più elementare fair play è partigianeria politica: siete stati così gentili da lasciarci assieme alle vostre ingiurie nomi, cognomi ed un valido account. Abbiamo quanto di necessario per tutelare anche noi stessi.

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