Tragedia di disagio e solitudine: cagnolino sgozzato da pensionato

di Bufale.net Team |

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Tragedia di disagio e solitudine: cagnolino sgozzato da pensionato Bufale.net

Tragedia di disagio e solitudine: cagnolino sgozzato da pensionato a Wanze, città nella provincia di Liegi. Una storia che comincia come quelle del Libro Cuore o altri capisaldi dei buoni sentimenti e finisce nell’orrore e nel disagio.

Tragedia di disagio e solitudine: cagnolino sgozzato da pensionato

Tragedia di disagio e solitudine: cagnolino sgozzato da pensionato

La vicenda comincia con un 71enne locale che dopo la perdita dell’amato cagnolino Bouba riceve in dono un Maltesino di 4 anni, Pantouf.

Scena immortalata davanti alle telecamere come un momento gioviale e familiare, che non riporteremo (potrete comunque leggere sul link della stampa locale) stante la condizione di disagio coinvolta. Poi tutto è peggiorato.

Tragedia di disagio e solitudine: cagnolino sgozzato da pensionato

L’idea dei proprietari del piccolo Pantouf era confortare l’anziano con la presenza di un animale domestico, convinti del benefico effetto dello stesso per curare lo stato di depressione in cui era caduto dopo la morte di Bouba.

La coppia ha dapprima affidato Pantouf per poche ore al giorno all’anziano, per poi decidere per uno stallo permanente, chiedendo però di poter continuare a visitare il loro amato animale.

Alla fine però non è andata così: in seguito ai paranoici tentativi dell’anziano di evitare le domande sull’affido del cagnolino, la coppia è tornata indietro, trovandolo agonizzante per una ferita alla gola.

Probabilmente l’anziano, non più abituato alla gestione di un animale domestico o minato dalla depressione patita, non era riuscito a calmare l’abbaiare del maltesino e, temendo i rimproveri dei vicini, l’ha brutalmente sgozzato sul posto.

Era ormai troppo tardi per il salvataggio: i coniugi hanno solo potuto recuperare i poveri resti del cagnolino sgozzato da pensionato, cui daranno sepoltura nel loro giardino.

Ignoto se sporgeranno denuncia, ma intanto il Popolo della Rete ha già pronunciato la sua condanna.

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