Documenti firmati col sangue nel bresciano, e ci ricorda qualcosa
Ci hanno segnalato un interessante articolo del Giorno relativo a sindaci, vigili e autorità municipali che si trovano dinanzi a documenti vergati col sangue. Letteralmente.
Patenti listate con attestazioni degne del Faust di Goethe, eroe tragico che per ottenere eterna giovinezza e altri pregi vergò un contratto con Satana in persona usando il suo stesso sangue al posto di una banale stilografica.
Ma non è l’unico flashback che abbiamo avuto: abbiamo già parlato in passato delle stravaganze del “Popolo Unico”.
Documenti firmati col sangue nel bresciano, e ci ricorda qualcosa
Il Popolo Unico nasce in America come variante dei Freeman on the land e dei Cittadini Sovrani.
Siamo ovviamente nel campo del complottismo giudizario, ovvero un insieme di pseudoteorie legali destituite di ogni fondamento. Sostanzialmente la risposta al problema di vivere in uno Stato di diritto, usufruendo di ogni servizio (strade, ritiro dell’immondizia, scuola, sanità) ma rifiutando di pagarne gli oneri.
E la risposta è quella ingenuamente cartonistica apparsa ad esempio in serie animate come I Griffin, nell’episodio in cui, stanco di pagare tasse, il buffo capofamiglia decide di nominare la sua casetta una micronazione e il suo nucleo familiare un popolo separato dagli USA salvo poi attretrare resosi conto che il comune gli aveva tolto acqua, luce e gas, gli aveva lasciato pile di immondizia davanti casa e il vicino di casa l’aveva denunciato per aver “annesso” la sua piscina per offrire un festino ai dittatori dell’epoca.
Il Popolo Unico si basa sulla stessa “illusione”: coloro che credono nel “Popolo Unico” ed altre derivazioni simili avrebbero scoperto che gli stati non esistono, in quanto a loro dire sarebbero enti commerciali iscritti al SEC.
Gli Stati Nazionali sono stati “pignorati” dai poteri forti
Niente di più falso. La Securities and Exchange Commission (Commissione per i Titoli e gli Scambi) è l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, analogo all’italiana Consob. Sarebbe bastato un controllo su Wikipedia per accertarsene, come per capire che qualunque società, o ente che compra e vende sul mercato locale (statunitense per la SEC, italiano per la CONSOB) viene sottoposto a vigilanza.
Quindi nessuna meraviglia che negli elenchi della SEC compaiano anche diversi stati: lo Stato non è un monolite, ma un’entità molteplice e plurima.
Non a caso chiunque abbia aperto un libro di diritto negli ultimi anni ricorderà come si parla di Stato-Istituzione, Stato-Apparato e Stato-Comunità.
Chi si meraviglia dell’apparizione degli Stati negli elenchi delle Autorità di Vigilanza confonde, colposamente o dolosamente non ci è dato sapere, i tre ambiti, dimenticando che lo Stato-Apparato, la “macchina” Statale, è composta da enti, ed è ente esso stesso, che intrattengono quotidianamente rapporti commerciali per il loro stesso sostentamento. E di ogni tipo! Dagli appalti di beni e servizi fino a, banalmente, l’acquisto delle risorse necessarie per il funzionamento della macchina Statale come “ente materiale”.
Difatti la registrazione dei presunti “stati pignorati” al SEC riporta diverse amministrazioni di vario grado, dagli Stati alle città, come foreign governments, da intendersi quali Pubbliche Amministrazioni Estere, governi nel senso citato dello Stato-Apparato. Si parla quindi di pubbliche amministrazioni, ovvero lo Stato-Apparato, che agiscono nel mercato da soggetti giuridici, di certo non nelle improbabili vesti di oggetto esitato sulla piazza.
Solo per il fatto che un Dicastero abbia bisogno di comprare strumenti, che gli enti abbiano bisogno di forniture, giustifica la loro presenza sul mercato.
L’idea che “Essere registrati al SEC significa essere pignorati dai poteri forti” è pertanto una falsità priva di ogni fondamento, sia giuridico che fattuale.
E si passa al secondo punto
La registrazione all’Anagrafe è una Finzione Legale
Appurato che gli Stati Nazionali non esistono, i propalatori di simile teoria, come vedete nella lunga “casella del bingo” che ci è stata inviata, si spingono inoltre al passo successivo.
I certificati di nascita sarebbero sostanzialmente degli “atti di acquisto” coi quali gli Stati-Corporazioni comprano e vendono i cittadini per metterli all’asta.
La prova cardine sarebbero le nostre Tessere Sanitarie, che sul retro riportano un codice di verifica che consente di leggere Codice Fiscale e dati personali con un lettore magnetico o a barre.
Codice che i nostri astuti condivisori avrebbero scoperto “di origine militare”.
Vi rimandiamo al nostro precedente articolo, ricordandovi qui che lo standard lo standard IATA/ABA è stato scelto non per motivi misteriosi dai “Poteri Forti”, ma perché al contrario di standard anche più moderni (come il QR Code) ha una densità ed una leggibilità elevate.
Un QR Code mezzo cancellato oblitera il dato: un codice a barre con standard IATA/ABA o una bandella magnetica restano leggibili anche sulla più massacrata delle Tessere Sanitarie.
E il fatto che inserendo quei codici su alcuni portali compaiano alcuni dati azionari è l’equivalente del messaggio di errore di Google “Chiave di ricerca non trovata, forse volevi cercare Xxxxx”.
Vieppiù tale teoria denuncia le origini statunitensi dell’istituto: molte banconote americane riportino la stessa dicitura, ovvero American Bank Note Company riportata sui certificati di nascita. In realtà il motivo di questa apparente anomalia è da ricercarsi nel funzionamento della Zecca di Stato Statunitense.
Dove in Italia l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. è a tutt’oggi una società del Ministero delle Finanze, ed in Europa è sempre invalso, ancora prima dell’euro, il modello della “Zecca di Stato”, nella storia americana non è infrequente l’uso di contractors, appalti anche per simili fattispecie. L’ABNote, precedentemente American Bank Note Company, è stata una una delle “Zecche Private” più longeve, avendo ricevuto l’incarico di stampare la carta moneta. È ancora attiva, e produce ogni sorta di documento dove sia necessario un elevato grado di sicurezza e sofisticazione, come carte di credito, certificati per enti governativi (tra cui i certificati di nascita), tessere magnetiche, carte di identità e simili.
Io posso fregare le multinazionali dichiarandomi Trust di me stesso secondo la Lex Mercatoria
Che, per chiarezza, cercano un “fronte comune” cui attenersi per poter commerciare tra loro.
Il Trust è sostanzialmente un istituto di Common Law, appartenente al Diritto Anglosassone, lontanissimo parente del Mandato Fiduciario (di cui non vi parleremo per non appesantire l’esposizione) dove un “disponente” conferisce ad un “trustee” dei beni per un determinato scopo. Ciò non significa comunque che tale scopo non possa essere apertamente riconosciuto come fittizio: se non è peregrino pensare che un Trust Anglosassone di beneficenza (uno scopo tipico del Trust nei Paesi di Common Law è costituire “Fondazioni Benefiche”, conferendovi tutti i beni necessari per le opere di carità) possa essere riconosciuto in Italia, pensare che un soggetto possa autonomamente e senza alcuna formalità dichiararsi “un trust di se stesso” e conferirsi i suoi stessi averi per renderli in qualche modo inattaccabili da legittime azioni di recupero crediti è impossibile.
Riflettete bene su questa frase ed ipotizzate un soggetto che, dovendovi dei soldi, dichiari di essere nullatenente perché nel corso della notte ha avuto l’idea di costituire un rapporto di garanzia disciplinato da normative inesistenti nel nostro panorama giuridico così “intestando” (ma senza alcun atto formale a dimostrarlo perché non può procurarsi tali formalità. Ricordiamo che tale soggetto ha infatti deciso dall’oggi al domani di dichiarare performativa, quindi “portare ad esistenza” una situazione inesistente senza alcuna autorità per farlo) quegli averi a se stesso medesimo, ma sotto forma di un Trust immaginario.
Ne consegue che questo qualcuno potrebbe volere, e sovente lo fa, applicare su se stesso la lex mercatoria, insistendo nel complicare ogni rapporto con lungaggini traslate di peso dagli accordi commerciali tra stati e società in quanto, nel corso della notte, è diventato “una specie di ente” esso stesso. Ma attenzione! La Lex Mercatoria non è una legge in senso cogente: è un accordo, una piattaforma applicata tra società di diversi stati che decidono quale insieme di norme usate, quale sia il “foro competente” e come disciplinare ogni altra area per via contrattuale.
Insensato è anche il richiamo, anch’esso destituito di ogni fondamento fattuale e giuridico, all’art. 10 della Costituzione (L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.).
In primo luogo perché, nell’invocarlo, i “Cittadini Sovrani” dimostrano una coerenza nelle loro stesse idee a “senso alternato”, laddove prima si dichiarano una sorta di Stato Unipersonale non toccato dal potere legislativo e giuridico Italiano in quanto “È un ente pignorato dal SEC” ma poi corrono a cercare tutela nelle loro teorie e forza cogente per applicarle proprio nella legislazione da loro deprecata; in secondo luogo perché confondono la lex mercatoria con la legislazione internazionale, spingendosi fino ad invocare come unico diritto applicabile l’UCC… lo Uniform Commercial Code che costituisce atto di raccordo della normativa commerciale dei 50 Stati degli Stati Uniti d’America!
Il pendolo oscilla quindi tra la lex mercatoria, palesemente o artatamente confusa col diritto cogente, e istituti giuridici americani relativi anch’essi ai rapporti commerciali presi di peso dalla bufala “originaria” e trapiantati in modo acritico, puntellati con interpretazioni altrettanto artefatte del diritto locale, che a tratti viene accettato, a tratti rigettato con forza nel corso dello stesso percorso logico.
Dichiararsi una società o un Trust per avocare a sé quelle regole ha tanto senso come dichiararsi uno Stato Unipersonale (cosa che alcuni seguaci dell’OPPT si sono realmente spinti ad osare) per ritenersi assolti da ogni regola di convivenza umana e civile, aspettandosi magari un seggio alle Nazioni Unite. A tal punto ricordiamo che uno Stato, convenzionalmente, è costiuito da Popolo, Nazione e Territorio: talora può mancare il Territorio, a ragione di guerre o condizioni storiche eccezionali, ma non può difettare, contemporaneamente, di tutti e tre gli elementi, e non può darsi un popolo unipersonale, né si può identificare la “nazione”, un insieme di storia e cultura differente da quella delle altre popolazioni nel mondo, in chi fino a ieri era il tuo vicino di casa ed oggi si dichiara Nazione Sovrana.
Troverete al riguardo, nei meandri più oscuri della rete e dei vostri contatti, persone che offrono istruzioni su come stampare passaporti, carte di identità e persino targhe automobilistiche legate al proprio “nuovo” status di Persona/Stato/Ente. Coi risultati prevedibili che potete già immaginare: documenti nulli e guai a non finire.
Le “fatture col sangue”
A questo punto, se gli stati non esistono, diventa possibile “mettere in mora” le autorità per farsi ridare i soldi di ogni adempimento passato. Puoi mettere in mora il comune per richiedere i soldi delle tasse, chiedendo pagamenti in gettoni d’oro, d’argento o qualsiasi cosa ti venga in mente.
Puoi mettere in mora la società del gas adducendo che non pagherai, il vigile che ti ha multato perché la tua patente era un foglio firmato col sangue e il tuo libretto di circolazione non ne parliamo… ma questo non vuol dire che tu possa ottenere qualcosa.
Riflettici: hai appena disconosciuto ogni ente che potrebbe amministrare la giustizia, come pensi di imporre a chicchessia il pagamento di qualcosa?
Il mistero dell’affidavit
Anche qui, si applicano, come nel tentativo di applicare norme di Lex Mercatoria nate tra i 50 Stati degli USA, tentativi di impossessarsi di istituti esteri inapplicabili.
L’affidavit è un istituto di Common Law parzialmente sovrapponibile alla dichiarazione di atto notorio. Esperita dinanzi ad un giudice, assume pieno valore probatorio: ma questo non significa che l’affidavit, di suo possa modificare la realtà.
Potrete sostanzialmente certificare tutto quello che volete: certificare il falso e l’inesistente vi espone comunque a gravi conseguenze anche verso la legge che state disconoscendo dichiarandovi Fondazione Unipersonale Estera di Voi Stessi medesimi.
In conclusione
Avrete capito come non potete dichiararvi “Cittadini sovrani di voi stessi” e “Trust/Fondazione unipersonale” per poi decidere di adire stati che disconoscete per impedire loro (e i loro abitanti) di esigere il minimo di prestazioni richieste in quanto fruitori di servizi dello stato medesimo.
Il massimo obiettivo che si otterrà sarà adire, e intasare, i tribunali inizialmente disconosciuti con risultati assai prevedibili.
E nessuno gradito o utile.
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