“Questa è una terribile foto della variante subsahariana a Ceuta”, ma invece non lo è

di Shadow Ranger |

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“Questa è una terribile foto della variante subsahariana a Ceuta”, ma invece non lo è Bufale.net

La terribile terribile foto della variante subsahariana a Ceuta è una bufala proveniente da un account Twitter, ora rimosso, che purtroppo ha fatto in tempo a diffondersi.

Purtroppo la pandemia ha aggiunto una nuova freccia alla faretra di chi crea bufale virali in funzione politica.

Prima bastava dichiarare che ogni salvataggio è un falso, cosa accaduta giusto questa mattina. Aggiungere, alla bisogna, qualche foto di immigrati con orologi e cellulari estimandone il valore da una foto sfocata dalla quale a stento riconosci le fattezze umane.

Adesso che c’è la pandemia, basta agitare “lo spettro del migrante-untore, minaccia biologica pronta ad uccidere”.

Ovviamente, nessuno nega che una pandemia, in quanto tale, sia diffusa in tutto il mondo. Si nega l’opportunità di creare fake news al riguardo per suscitare shock e viralità.

“Questa è una terribile  foo della variante subsahariana a Ceuta”, ma invece non lo è

La “terribile foto della variante subsahariana a Ceuta”

Una foto, presuntivamente degli effetti della “variante subsahariana a Ceuta”, che dovrebbe a dire di chi legge la foto “uccidere le persone all’aria aperta”.

In realtà la foto è di gennaio del 2020 e proviene da Wuhan, città considerata l’epicentro della Pandemia mondiale.

In tale occasione un uomo anziano, morto davanti ad un negozio di mobili non ricevette alcuna verifica, o atto di pietà della popolazione locale, descritta come terrorizzata dalla Pandemia. Il suo cadavere quindi fu lasciato sul marciapiede fino all’arrico del personale sanitario.

Cosa evidente dalle scritte evidentemente in ideogrammi cinesi, apparse nella foto.

Foto che è stata riciclata come immagine di Ceuta. Cosa che è una fake news, montata ad arte per soffiare sul fuoco del terrore delle varianti in ottica acchiappalike e strumentale.

Terrore come abbiamo visto, comunque da affrontare con cautela e nelle giuste proporzioni.

Sicuramente, non con le bufale.

 

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