Precisazioni sul gol del Bologna ed il precedente di Granqvist: retroscena sulla Juve
Giungono altre immagini a proposito delle polemiche riguardanti la partita tra Juventus e Bologna, considerando il fatto che a detta di Cesari, a sorpresa, il gol del Bologna poteva essere annullato. Nel corso della moviola andata in onda su Italia 1 durante l’ultima puntata di Tiki Taka, infatti, sono emersi due potenziali falli su Cuadrado e Bernardeschi che avrebbero potuto indurre Irrati a fischiare una punizione a favore della Juventus. Poco prima della rete di Danilo.
Articolo originale
Ad oltre 24 ore dal posticipo di Serie A tra Juventus e Bologna, si discute ancora del mancato calcio di rigore concesso in pieno recupero alla compagine ospite, a causa di un tocco di mano di De Ligt. In queste ore ci sono arrivate segnalazioni a proposito di un precedente simile con il difensore Granqvist protagonista nella medesima area di rigore. La vicenda risale al mese di gennaio del 2013, con il Genoa al posto del Bologna e la Juventus nella situazione diametralmente opposta. Al di là delle parole di Rizzoli e del nuovo regolamento sul fallo di mano in area di rigore, come riportato in queste ore tramite altro articolo, occorrono alcune precisazioni.
L’episodio di Granqvist è paragonabile a quello di De Ligt?
Ci sono due domande, più in particolare, alle quali occorre da una risposta in merito all’episodio di Granqvist. In quel caso, infatti, tutti dissero tra gli addetti ai lavori che la decisione dell’arbitro nel non decretare il calcio di rigore a favore della Juventus fosse stata corretta. Nei minuti successivi al fischio finale, ci furono proteste bianconere vibranti tramite Marotta e Conte, nel 2013 colonne portanti della Vecchia Signora, ma nei giorni successivi il caso giustamente si smontò.
Sostanzialmente, sia il tocco di mano di Granqvist, sia quello di De Ligt, sono stati giustamente valutati come non punibili con il calcio di rigore. La regola sotto questo punto di vista non è cambiata, indipendentemente da alcune teoria che vengono avanzate sui social in queste ore. Oggi come allora, infatti, un tocco di mano scaturito da quello di una parte del corpo “consentita”, con dinamica del tutto fortuita, mette il difensore al riparo da possibili decisioni avverse dell’arbitro.
Ed è questa la risposta alla seconda domanda. Non ci sono differenze di regolamento sul tocco di mano tra la stagione 2012/2013, quella di Granqvist, rispetto all’attuale con De Ligt. Qui il video che ci mostra cosa avvenne quasi sette anni fa.
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