NOTIZIA VERA Tolgono casa a invalida gravemente malata
Ci segnalano un video condiviso in un post sulla pagina ufficiale del leader della Lega Nord Matteo Salvini il 5 novembre 2017:
La storia di Sandra Pelosi era stata raccontata dal Tirreno in un articolo del 31 marzo 2015. Il 21 settembre 2010 all’ippodromo di Casalone venne colpita al torace dal calcio di un cavallo, incidente che la portò alla ricostruzione di cinque vertebre. All’incidente si univa il morbo di Crohn che l’aveva ridotta in una carrozzina, e aveva iniziato la sua lotta per dimostrare che la malattia e l’incidente fossero connessi per ricevere da banche e assicurazioni le polizze che coprivano gli infortuni sul lavoro e lo stato invalidità, in relazione al suo allevamento di cavalli.
Come scriveva La Nazione il 2 febbraio 2016:
Il calcio del cavallo, a settembre 2010, le provocò anche delle fratture costali, un versamento pleurico con successivo cedimento vertebrale e una conseguente pleuro-polmonite degenerata successivamente in Tbc sia a livello polmonare che intestinale. Fino alla più recente scoperta di essere affetta dal morbo di Crohn, cui è seguita la leucemia.
Sandra Pelosi era alla disperata ricerca di un consulente che certificasse il suo stato di salute.
Il 21 luglio 2017 (Il Fatto Quotidiano) si era vista ipotecare la casa per la quale aveva l’impegno con un mutuo di 500mila euro, ma le sue condizioni fisiche le impedivano di rispettare le scadenze. L’ipoteca era stata decisa dalla banca, dopo che l’assicurazione che avrebbe dovuto coprire il suo stato di invalidità – quantificato al 98% secondo l’Istituto di Neurochirugia di Verona, scrive GoNews – aveva rifiutato la sua richiesta di risarcimento dall’incidente. L’assistenza sanitaria le garantiva l’esiguo assegno di 750 euro mensili.
La sua casa, dunque, era stata messa all’asta giudiziaria (Siena News).
Il 5 dicembre la sua casa era stata venduta per una cifra di poco superiore ai 230mila euro (Corriere di Siena). Sandra Pelosi, quindi, mentre si trovava nell’aula del Tribunale Fallimentare di Siena, ha estratto una lametta e si è tagliata le vene. Sandra è stata subito soccorsa e trasportata all’Ospedale Santa Maria delle Scotte. Fortunatamente non era in pericolo di vita ed è stata dimessa il giorno stesso.
Oltre all’assistenza legale degli avvocati Walter Biscotti e Valeria Passeri, a dimostrare solidarietà alla signora si sono presentati gli iscritti al Comitato Spontaneo Amici di Sandra, i militanti di Casapound Siena e una rappresentanza della Lega Nord. La mattina del 5 dicembre si è riunita una protesta di fronte al Tribunale di Siena.
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