Miti, leggende e verità sull’affiliate marketing: cosa significa, cosa comporta

di Bufale.net Team |

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Miti, leggende e verità sull’affiliate marketing: cosa significa, cosa comporta Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti un certo interesse per l’affiliate marketing, con tanto di vari minivideo su TikTok, post social e altri meccanismi che spiegano come arrivare a grandi guadagni dallo stesso “come per magia”.

Miti, leggende e verità sull'affiliate marketing: cosa significa, cosa comporta

Miti, leggende e verità sull’affiliate marketing: cosa significa, cosa comporta

Ma niente accade per magia, e quello che il “guru” di turno non vi spiega è che non basta “spammare” in giro link per diventare ricchi. Ovvero non basta entrare in un programma di affiliazione e lanciare dei link in giro sui social o Pinterest confidando nel valsente.

Come per altre forme di lavoro da influencer, l’affiliate marketing richiede attenzione, dedizione e sviluppo.

Miti, leggende e verità sull’affiliate marketing: cosa significa, cosa comporta

L’affiliate marketing è tutto sommato una forma di inserzione pubblicitaria: un inserzionista fornisce dei link a propri beni e servizi che vengono usati da un affiliato.

L’affiliato si impegna a diffondere i link di vendita online in cambio di una commissione.

L’Uovo di Colombo vero? L’affiliato non ha magazzino, non ha spese di gestione, non ha logistica di cui badare e non deve gestire i contatti con la clientela. Riceve un link, la gente compra tramite il suo link, fa i soldi e tutti felici.

O no?

Innanzitutto, come tutte le tipologie di guadagno su commissione, all’affiliato si richiede capacità di suscitarla l’attenzione.

Iscriversi ad un programma di affiliazione, e già scegliere quelli giusti non è facile, vi porterà ben poco guadagno se vi limitate a gettare quei link come messaggi nella bottiglia.

Lo spam non porta mercato a nessuno: l’inserzionista guadagna ben poco da link di affiliazione lanciati all’avventura su pagine social spopolate o siti che nessuno frequenta.

Onere dell’affiliato che voglia ambire ad un solido guadagno sarà partire da un canale autorevole ed una buona promozione. Lasciamo ai link fonte l’incarico di spiegarvi dal punto di vista tecnico cosa sia il SEO e come massimizzarlo.

In questa sede ci preme ricordare che un link di affiliazione posto su un blog o una pagina che offre servizi e contenuti, visitata e che susciti interesse susciterà interesse.

Un link abbandonato a se stesso fa poca strada: la differenza tra un influencer e un “Ciccio di Nonna Papera” a caso è che il primo ha un ingente numero di lettori e spettatori abituali pronti a fidarsi del suo nome e comprare il prodotto consigliato, il secondo è la versione 2.0 del ragazzino che cerca di arrotondare la paghetta improvvisandosi venditore porta a porta e che al massimo vende due padelle a nonna e zia.

Ovviamente, un canale YouTube di tecnologia e informatica riuscirà a piazzare nella descrizione link a beni tecnologici assai meglio di come potrebbe fare il ragazzino seguito solamente dagli amichetti di scuola che insegue la chimera della ricchezza.

Un portale dedicato ai droni potrà ottenere qualche soldo in più che l'”occasionale” non vedrà mai. È la logica a suggerirlo.

Ci sono adempimenti ulteriori?

Un errore comune da fare è infatti ritenere che “basta il link” e aspettare i soldi. I soldi abbiamo visto non cadono dal cielo, e anche se hai trovato il programma di affiliazione adatto ed hai un blog o un canale di interesse da usare per i tuoi guadagni, gli stessi hanno un trattamento fiscale.

Il codice attività per l’Affiliate Marketing è il 46.19.02.

Dovrete pertanto rivolgervi ad un commercialista per entrare nel mondo del mercato online: fallire comporterà una serie di sanzioni anche gravi presso l’Agenzia delle Entrate, cui aggiungere i contributi INPS.

E quindi?

E quindi io non lascerei il lavoro sognando di diventare venditore affiliato, ma volendo diventare venditore affiliato lo farei con spirito di impegno e sacrificio.

Mi cimenterei negli adempimenti richiesti, che comportano comunque un certo investimento e eviterei di andare all’avventura.

Immagine di copertina da Canva

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