Il padre iraniano che balla sulla tomba della figlia viene da una serie TV

Il padre iraniano che balla sulla tomba della figlia viene da una serie TV, confermando che non appena al mondo succede una tragedia, un grave evento, l’istinto della clickbait e del link cancellano l’amore per la verità.

Ci sono tante storie orribili e crudeli da raccontare: ma qualcuno sceglie di ignorarle perché non hanno la “parola chiave” giusta, quella che le rende viralizzabili e cliccabili.

Che le manda anche nei profili di chi, in buona fede, ritiene di star parlando di una genuina testimonianza di guerra ma cade nell’errore. Come nel caso della storia del padre iraniano che balla sulla tomba della figlia (archiviato qui)

Il padre iraniano che balla sulla tomba della figlia viene da una serie TV

Con una didascalia che lega il video alle rivolte Iraniane di questi giorni, descrivendo la scena di un “padre che aveva promesso di ballare al matrimonio della figlia” e invece viene costretto dalla morte della stessa a ballare sulla sua tomba.

Non è la prima volta che succede: dal conflitto in Ucraina ad altri eventi luttuosi e calamitosi del passato appare sempre una fake news “più viralizzabile del vero”.

Come in questo caso: l’origine del video è uno spezzone pubblicato su YouTube nel 2018 del serial televisivo Azerbaijano “Ata Ocagi” (“Il cuore di un padre”).

Il padre iraniano che balla sulla tomba della figlia viene da una serie TV

Lo spezzone, che possiamo vedere da un Retweet catturato da colleghi esteri ha ingannato anche J.K. Rowling abbastanza da spingerla ad un retweet proviene da una serie dell’Azerbaijan, “Ata Ocagi”, che racconta il dolore di diverse famiglie in uno psicodramma con uno scontro generazionale.

Scontro che la didascalia del video descrive come lo scollamento delle nuove generazioni dallo status e la condizione sociale dei loro genitori.

Il “padre iraniano che balla sulla tomba della figlia” è in realtà l’attore Gurban Ismailov, e ovviamente la sequenza che avete visto uno spezzone del telefilm in cui ha recitato.

Ricordate che quando state condividendo una fake news del genere non state semplicemente “dando attenzione ad una vicenda importante, quindi condivido lo stesso”.

State di fatto affermando che di quello che accade davvero vi importa così poco da aver bisogno di una fake più strappalacrime e viralizzabile per essere spinti ad agire.

Della vicenda si sono occupati i colleghi di Snopes e Newschecker.

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