Dal 1 luglio matrimonio a tempo determinato presso il Comune di Bugliano: la satira colpisce

di Redazione Bufale |

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Dal 1 luglio matrimonio a tempo determinato presso il Comune di Bugliano: la satira colpisce Bufale.net

Se nel 2022 qualcuno ci casca ancora nei post di “Comune di Bugliano“, allora abbiamo un problema più diffuso di quanto ci si potesse aspettare, come notato a metà giugno a proposito del presunto matrimonio a tempo determinato. Si tratterebbe di una svolta legislativa che avrebbe del clamoroso, come se l’unione tra due persone nel “sacro vincolo” possa essere in qualche modo equiparata ad un contratto lavorativo. Talmente assurda che, infatti, non è per niente vera. Con tanto di provvedimento in atto dal 1 luglio.

Smentiamo la storia del matrimonio a tempo determinato presso il Comune di Bugliano dal 1 luglio 2022

Sono anni che trattiamo sul nostro sito i post inerenti il Comune di Bugliano, visto che di volta in volta qualcuno ci casca. Quest’anno, tra i più clamorosi, abbiamo avuto senza ombra di dubbio la storia delle auto elettriche vietate nell’area della fantomatica cittadina toscana, come forse ricorderete attraverso il nostro articolo pubblicato a gennaio. La storia del matrimonio a tempo determinato ci consente ancora una volta di evidenziare che quanto pubblicato all’interno della famosa pagina Facebook non sia una fake news, quanto un chiaro esempio di satira contemporanea.

Lo scopo della community “Comune di Bugliano” non è fare disinformazione, visto che rientra in una sorta di esperimento sociale per dimostrare alle persone come in rete ci sia la tendenza a credere a qualsiasi cosa. Basta un post lanciato da un Comune fake, non a caso, per scatenare l’indignazione di italiani che mai potrebbero essere a favore di un matrimonio a tempo determinato. Del resto, si tratta di uno scenario utopistico anche per i più “alternativi”.

Dunque, la storia del matrimonio a tempo determinato lanciata dal Comune di Bugliano, tramite un post diventato popolarissimo in questi giorni su Facebook, non è altro che una presa in giro. Ecco perché non abbiamo usato la mascherina “bufala”, con gli admin che hanno pubblicato addirittura un tariffario a seconda della durata scelta dagli sposti.

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