Cosa è il relay attack e perché non significa che le auto ibride sono più facili da rubare

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Cosa è il relay attack e perché non significa che le auto ibride sono più facili da rubare Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti un video che descrive il furto di una Mercedes Classe S, insinuando che le auto ibride sono più facili da rubare.

Per quanto il relay attack sia una tecnica realmente esistente, si può parlare di disinformazione perché siamo nella costante campagna di fake news che vede nei veicoli ibridi ed elettrici una propaggine delle politiche sul clima da combattere con tutte le forze, descrivendo l’immagine delle “vecchie auto di una volta” (possibilmente Pre-Euro 3, se non Pre-Euro…) superiori e sicure contro le auto elettriche cattive, malsicure e “volute dall’Europa per negare al popolo la libertà”.

Cosa è il relay attack e perché non significa che le auto ibride sono più facili da rubare

Il Relay Attack è una tecnica possibile con ogni singolo veicolo con apertura keyless, ovvero col solo telecomando senza la chiave.

Sostanzialmente si basa sulla presenza di non un singolo individuo, ma due: un individuo si avvicina all’auto, un altro usa un ripetitore avvicinandosi il più possibile a dove la chiave potrebbe essere, con ripetitori dal raggio fino a cento metri.

Ad esempio, un ladro occultato vicino casa ed uno nel parcheggio.

Cosa è il relay attack e perché non significa che le auto ibride sono più facili da rubare

Cosa è il relay attack e perché non significa che le auto ibride sono più facili da rubare

Il primo ladro usa un dispositivo che riceve i segnali dal secondo, il secondo cerca di captare i segnali dal telecomando auto.

Va da sé che il sistema keyless non è stato inventato con le auto ibride ed elettriche, ma parliamo di un brevetto del 1981, inventato da Paul Lipschultz, popolarizzato nei decenni successivi a partire dalla Renault Fuego del 1982 e dalle vetture General Motors del 1989.

Il relay attack non è neppure un’invenzione recente, e difatti è sempre in corso una “corsa agli armamenti” tra i produttori di automobili che creano chiavi con codifiche sempre superiori e i ladri che cercano dispositivi migliori, esattamente come “ai vecchi tempi dei catorci di una volta che non piacciono all’Europa” si è passati dalle prime semplici serrature forzabili con le chiavette dello scatolame Simmenthal a chiavi sempre più elaborate.

In tutte le auto ci si può sempre difendere: investendo qualche spicciolo in una custodia per telecomandi con funzione di blocco per segnale (che impedisce anche che il telecomando si “scortecci” cadendo dalla tasca, cosa che personalmente mi accade sovente), evitare di lasciare le chiavi in bella vista, ad esempio nell’ingresso o sul tavolino del bar mentre fate colazione e ricordarvi che sia un sistema di avviamento/apetura a chiave che keyless non vi esimono dalla necessità di avere un immobilizer o altre forme di antifurto (Satellitare, Block Shaft, Bullock…)

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