BUFALA Il primo si chiama Mario; Il secondo si chiama Mohamed – bufale.net
Ci segnalano questo post della pagina Facebook Decima Comandante:
[aggiornamento: il post è stato rimosso, ma è visitabile presso questo archivio] Anche senza verifiche possiamo affermare che si tratta dell’ennesima formula “italiano meritevole VS immigrato privilegiato”. L’eroe di guerra Mario a quanto pare non ha cognome, e questo si aggiunge all’inattendibilità del post. Andiamo ad analizzare le due foto distintamente.
Mario non esiste. L’autore del post, maldestro, ha caricato una foto di Petr Nad che riporta la filigrana di Dreamstime, un noto sito di immagini stock e la stessa immagine compare in diversi altri siti che l’hanno acquistata per porla in evidenza nei loro articoli:
Mohamed, invece, chi è? Dopo un’estenuante ricerca protratta per ore tra i vari servizi web e mobile (da Google Immagini a TinEye, passando anche per app come Google Goggles) non abbiamo avuto risultati. Abbiamo chiesto l’ausilio dei lettori, ma il muro di gomma si è innalzato anche per loro. Le ipotesi a riguardo sono tante, dal businessman africano in vacanza all’afroamericano in stato di relax. La cosa certa è che Mohamed è uno stereotipo. Il nome Mohamed, che per associazione mentale riconduce all’ Islam, che a sua volta richiama parole come clandestino/profugo/immigrato, invasione, privilegio e addirittura terrorismo. Mohamed e Abdul ricorrono sempre fra le generalità di personaggi fittizi che sbarcano in Italia per vivere da nababbi alle spese degli autoctoni.
Non ci è dunque dato sapere chi sia il ragazzo di colore che compare nella foto. Possiamo certamente affermare che nemmeno l’admin di Decima Comandante è in possesso dell’identità del ragazzo fotografato. Un utente, infatti, ha chiesto spiegazioni sulle foto e l’Admin ha risposto restando sul vago, affermando sopratutto che “I Mohamed li puoi trovare anche tu dove abiti”. Stereotipo, dunque, creato per buttare nello stesso calderone ogni individuo dalla pelle scura.
Bufala, dunque. L’ennesima senza fonti, senza prove né possibilità di riscontro. L’ennesima che registrerà tante condivisioni e contribuirà a diffondere un verbo sbagliato.
Bufale.net ringrazia tutti gli utenti che si sono impegnati per aiutare nella ricerca della vera foto del presunto Mohamed.
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