Al compleanno di Putin sul Don col concerto dei Pink Floyd (1989)

di Bufale.net Team |

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Al compleanno di Putin sul Don col concerto dei Pink Floyd (1989) Bufale.net

Al compleanno di Putin sul Don col concerto dei Pink Floyd (1989) è uno scherzone va detto. Un “meme asceso”. Un altro tratto di unione tra, complottisti, novax e filoPutin. Ovvero il fatto che è inutile tentare di scherzare con loro su di loro. In ambo i casi entrambi i demografici (spesso con evidenti intersezioni tra loro) di dimostreranno incapaci di capire la battuta e anche se stessi ridendo di loro, tronfi dichiareranno di aver ragione.

Solo nel 2018 il Concerto dei Pink Floyd del 1989 fu spacciato per un gruppo di migranti pronti a salpare da un porto libico. Abbiamo visto novax credere a foto di pornoattori con didascalie contro i vaccini Pfizer, e assistito al tragicomico spettacolo di giornalisti Russi che elevano trollate al rango di vere e proprie “Fonti Russe”, le fake news filoPutin più sfacciate.

Ripetiamo e magari proviamo anche simpatia per lo scherzo in sé: uno scherzo è sempre buono. Ma nel mondo del complottismo diventa una di quelle cose che ci finisce nella casella segnalazioni perché novax, putinini e complottisti sono spesso incapaci di accettare uno scherzo.

Al compleanno di Putin sul Don col concerto dei Pink Floyd (1989)

Al compleanno di Putin sul Don col concerto dei Pink Floyd (1989)

E così è andata anche questa volta.

Al compleanno di Putin sul Don col concerto dei Pink Floyd (1989)

Ovviamente, la foto è tratta dal concerto dei Pink Floyd alla Laguna di Venezia del 1989, e il riferimento principale della fake news è proprio all’originale beffa del 2018, quando orde di complottisti di stampo alt-right sovranista credettero che fosse una foto dei “porti libici”.

Ironicamente, parliamo dei Pink Floyd che hanno dedicato una canzone alla resistenza Ucraina e, sempre ironicamente, dobbiamo registrare che il compleanno reale di Putin è stata un’esperienza ancora più bizzarra.

Una nella quale il Presidente Bielorusso gli ha regalato un trattore come simbolo dell’Europa “affamata” ignorando che il trattore in Ucraina è un simbolo di sconfitta dei Russi perché spesso usato per trascinare via i rottami dei carri armati distrutti sul campo.

È anche assai improbabile vedere un simile evento a tempo breve in Russia: da Leningrado a San Pietroburgo fioccano le cancellazioni di eventi dedicati alle festività natalizie dato che le sanzioni e la guerra in atto rendono necessario dirottare ogni risorsa alla macchina bellica russa.

 

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