Lo scam della Mystery Box di GameStop da 2 euro
Ci segnalano i nostri contatti lo scam della Mystery Box di GameStop da 2 euro, dove per scam si intende una vera e propria “sostituzione di persona virtuale”, equivalente della truffa del falso carabiniere che carpisce l’ingresso in casa di un anziano oppure della celeberrima truffa di Totò che, fingendo di essere “l’ingegner Trevi” vende l’omonima fontana.

Lo scam della Mystery Box di GameStop da 2 euro
Il meccanismo è sempre quello che abbiamo visto mille volte: un ad sponsorizzato annuncia la chiusura di un marchio di beni di lusso, elettronica o altro oggetto del desiderio rivelando un segreto che consentirebbe di comprare enormi quantità di merci al prezzo di due euro.
“Segreto” che prevede cliccare su un link e dare i propri dati di carta di credito ad uno sconosciuto.
Ovviamente è la ricetta del disastro.
Lo scam della Mystery Box di GameStop da 2 euro
In questo caso lo scammer è stato decisamente pigro e anche piuttosto taccagno: l’immagine della sorridente commessa con la mystery box ricca di doni è stata infatti generata da ChatGPT-4o, quindi da un sistema di intelligenza artificiale nella sua versione gratuita e accessibile al pubblico.

Il rescoconto di SightEngine
Una volta cliccato sull’immagine civetta, che peraltro presenta tutte le tipiche aberrazioni di una AI, si viene condotti ad un portale che annuncia che il “vero valore” del pacco si aggira intorno ai 200 euro di regalie, e che sottopone un lungo questionario a cui rispondere, arricchito da pop di nomi di persone “Vicino a dove vivi”, nell’opulento stile degli annunci porno delle “Donne vogliose a pochi km da casa tua” per ingolosire gli avidi.

La finta pagina di GameLife
Lo scopo è prettamente psicologico: il martellamento di false persone che hanno ordinato la mystery box aumenta il senso di urgenza, compilare un lungo e inutile “questionario” ti dà l’illusione che non ti stiano elargendo un regalo, ma che in qualche modo tu ti sia “meritato” l’elargizione.
Altre truffe di questo tipo usano meccanismi psicologici più complessi, come la triste storia della commessa di Tigotà che, licenziata in tronco e umiliata dopo anni di lavoro ha deciso di elargire “link supersegreti” per vendetta, unendo una componente ragebait che in questo caso manca.

La richiesta economica
Il meccanismo qui si basa sulla semplice ostentazione di beni di lusso.
Alla fine del questionario, la luce in fondo al tunnel: viene comunicato al futuro truffato che il suo dono è stato approvato, e deve pagare solo “due euro di spese di spedizione in tutta italia” dando gli estremi della sua carta di credito, ovviamente solamente VISA e Mastercard perché aggiungere anche American Express, PayPal, Google e Apple Pay avrebbe aggiunto un ambito di complessità che una operazione “frega e scappa” di tal fatta non poteva permettersi.
A questo punto niente: hai fornito i dati della tua carta di credito ad uno sconosciuto, nella migliore delle ipotesi ti troverai più povero di due euro, nell’ipotesi mediana abbonato a diversi servizi, nella peggiore con addebiti di qualsiasi fatta.
Cosa posso fare?
Innanzitutto potevi prevenire: da mesi GameStop rassicura che il rebranding/passaggio a GameLife non comporta la chiusura della compagine aziendale e il sito per le comunicazioni e per le offerte resta gamelife.it, con redirect dal vecchio sito gamestop.it .
Sito che è l’unico autorizzato a dare indicazione di offerte.
Il fatto che GameLife peraltro goda di ottima salute e non stia chiudendo è testimoniato dal fatto che chi vi scrive ora ha acquistato (a sue spese, Bufale.net non è quel genere di sito) tutto il necessario per effettuare la dettagliata recensione della console Nintendo Switch 2 che avete letto, garantendosi la sua copia la mattina del Day One.
Se non avete controllato e siete caduti nella truffa vi resta poco da fare: telefonare alla vostra banca, bloccare eventuali addebiti sospetti, cambiare la carta di credito e denunciare l’avvenuto in polizia postale.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.