Un Pesce di Aprile buono per farvi inca**are: arriva il Ragebait

Un Pesce di Aprile buono per farvi inca**are: questo è il concetto di ragebait, studiato anche recentemente da testate attive nel mondo del digitale.

Un Pesce di Aprile buono per farvi inca**are: arriva il Ragebait
Ma il ragebait non ha solo fine politico, anche se molte bufale del settore colpiscono settori come voto e immigrazione, ad esempio l’ormai celebre fake news di Trump che combatte gli immigrati mangiatori di cani e gatti e il falso video di un immigrato pakistano orgoglioso di aver messo una minorenne incinta.
Ci sono scherzi più “innocenti”, ma non meno pericolosi in quanto non politicamente orientati.
Un Pesce di Aprile buono per farvi inca**are: arriva il Ragebait
Un esempio apparentemente innocuo è il video delle “donne che cercano di far benzina”: un video in cui “curiosamente” un soggetto riesce a riprendere in modo “amatoriale” ma con inquadratura chiarissima due donne che con fare da ochette sguaiate cercano di mettere benzina in una city car nei modi più irritanti possibili, ridendo sguaiate mentre cercano di colare combustibile nel foro per il gancio di traino, strattonare la colonnina per arrivare alla bocchetta e poi ripartire in lacrime col tappo benzina che saltella dallo sportello.
Altro esempio tipico di ragebait è la tipica “pubblicità” in cui una “fidanzata devota” distrugge o cestina console o computer di pregio per comprare i loro equivalenti da siti economici di eCommerce, o il caso del “ladro ballerino” visto da noi, un video inscenato dove un ragazzo di colore scippa passeggere distratte per poi ballare sulla banchina come un personaggio di Fortnite.

Notare le visualizzazioni
“Si fa per scherzare”, direte voi, ed il Primo di Aprile vale ogni pesce si dice. Ma in questo caso il pesce all’amo siete voi.
La rabbia porta click: se cliccate sullo spot di un prodotto per “insultare la fidanzata che non capisce niente”, lo spot arriverà ovunque e qualcuno comprerà le console economiche.
Se commentate sul video delle “donne che non sanno guidare o fare benzina” con commenti che incitano al sessismo più becero, attirandovi le ire delle commentatrici femminili a cui avete detto che per voi in quanto donne non dovrebbero guidare o dovrebbero “essere accompagnate dal maschio” solo per fare benzina, porterete il video ovunque.
All’algoritmo social non importa come ottenete migliaia di commenti e condivisioni.
È il motivo per cui le bufale hanno migliaia di condivisioni e il fact checking ne ha almeno cento volte di meno: si tratta della “pornografia della rabbia”.
Voglio dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma preferisco far inca**are persone a caso perché così avrò i loro click.
E lo scherzo è tale perché ci cascate voi.
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