Il Pakistano che ha messo incinta sua figlia minorenne è solo un caso di ragebait

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Il Pakistano che ha messo incinta sua figlia minorenne è solo un caso di ragebait Bufale.net

Il Pakistano che ha messo incinta sua figlia minorenne è solo un caso di ragebait: parliamo di un video virale apparso su X e altri social dove un soggetto dichiara con orgoglio di aver compiuto atto di incesto motivato da ragioni culturali e religiose.

Il Pakistano che ha messo incinta sua figlia minorenne è solo un caso di ragebait

Il Pakistano che ha messo incinta sua figlia minorenne è solo un caso di ragebait

Ovviamente il video è stato ricondiviso migliaia di volte con commmenti xenofobi che inneggiano alla vendetta, alla legge del taglione ed alla superiorità morale, genetica e razziale dell’Occidente chiedendo di abolire l’immigirazione e dichiarando che ogni immigrato potrebbe portare tali culture deteriori.

Si tratta dall’obiettivo che l’attore che ha girato questo video fake si era dato.

Il Pakistano che ha messo incinta sua figlia minorenne è solo un caso di ragebait

Il video (ora rimosso) era stato pubblicato su YouTube e Instagram il 5 e il 6 Marzo del 2025 rispettivamente, con la didascalia “this video is scripted and not real”, ovvero “questo video è un falso e non è reale”, come promozione dell’account Facebook di un Content Creator di Delhi

Si tratta infatti di un caso di ragebait, genere di cui ci siamo occupati anche noi.

Nella ragebait si crea infatti una bufala volutamente infiammatoria e divisiva, mettendo in scena personaggi odiosi, volgari se non del tutto criminali, legati sovente a casi di cronaca o temi caldi del momento, cercando ripetutamente di suscitare reazioni emotive basate sul pregiudizio.

La confessione della fake news

La confessione della fake news

Tra gli esempi di ragebait da noi esaminati abbiamo visto ad esempio un personaggio su TikTok che, stanco di inventarsi un personaggio umile e buono che faticosamente è emerso dalla miseria per dare al fratellastro minore e figlioccio una vita migliore, ha ottenuto grande viralità inventando il personaggio di un ricco afroamericano borioso e vizioso pronto a chiedere 400$ per il privilegio di accedere alle sue nozze da sogno piene di VIP e stravaganze.

Ma anche una serie di video TikTok di un “ladro ballerino” in metropolitana che deruba ignari passanti per poi deriderli con un buffo balletto.

Lo scopo del ragebait è sempre lo stesso suscitare odio per il personaggio in scena, stimolando commenti e condivisioni.

Smentire una ragebait sotto la fake inoltre diventa parte del gioco: ogni commento, sia favorevole che contrario, viene contato dall’algoritmo social come successo del contenuto, che comparirà quindi su tutte le bacheche.

I video originali sono stati rimossi: restano le loro numerose condivisioni e le prime analisi della fake.

Peraltro, l’autore di questi video non è nuovo a dover dare smentite: recentemente un video in cui mostra il rapimento di un bambino in stazione ha dovuto essere smentito e sulla sua pagina social l’autore ha ammesso di creare video virali “per diffondere consapevolezza”.

Un modo gentile per dire “per fare viralità”.

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