Urgente: Cuccioli abbandonati cercano casa

di Bufale.net Team |

bufala sindaco di lonigo
Urgente: Cuccioli abbandonati cercano casa Bufale.net

Cuccioli abbandonati cercano casa è il tipico titolo che spinge a cliccare.

Del resto, ogni notizia a base di piccoli animali in difficoltà suscita reazioni adatte a creare microshock emotivo: quella temporanea sospensione delle facoltà razionali che porta a cose deprecabili.

Come insultare i moderatori di Bufale.net quando postano notizie a base di animali, oppure cliccare su siti a caso violando la privacy vostra ed altrui.

Ma andiamo con ordine.

Molti di voi hanno ricevuto un link, apparenemente proveniente dal Corriere della Sera, mediante WhatsApp. Non vi daremo il link per ovvi motivi: cliccandolo avreste brutte sorprese.

Ma vi forniremo le screens. Perché abbiamo allestito in fretta e furia un “muletto” per i nostri esperimenti

Urgente: Cuccioli abbandonati cercano casa

Urgente: Cuccioli abbandonati cercano casa

Un link, contenente di marchi del Corriere della Sera ed un nome ascrivibile ad un loro giornalista, che racconta la solita storia a base di cuccioli abbandonati da salvare con un click.

Naturalmente solo fornendo i numeri di telefono di alcuni (venti in questo caso) amici.

La storia è una bufala, una bufala di cui ci eravamo occupati in passato.

Nella prima iterazione della bufala si chiedeva di contattare un numero determinato, corrispondente però a cuccioli già da lungo tempo adottati, quindi inutile.

In questa iterazione una storia ormai superata viene resuscitata sotto le fattezze di una delle tante truffe telefoniche: naturalmente, non esiste alcun articolo del Corriere della Sera, tampoco a nome Sala. La struttura è la stessa di ogni altro caso di Phishing visto su questo portale.

Anche in questo caso la riscossione del “presunto premio”, in questo caso la salvezza per i teneri cucciolotti, non consegue la semplice risposta ad alcune domande, ma  come negli altri casi di phishing dovrai fornire gli estremi di amici da tirare dentro nell’operazione

Si applicano anche a questo pseudo-sondaggio le stesse osservazioni del sondaggio “Ikea” e dei sondaggi simili legati a Coca Cola e Nutella: cliccare sul link indicato porta ad una pagina, sempre uguale e con la stessa struttura delle altre dove ci sarà sempre un contatore con numero arbitrario di buoni disponibili, foto stock di modelli e modelle presi da siti di immagini con finte rassicurazioni e dove, sempre, invariabilmente alla fine del sondaggio si sarà condotti presso una pagina in cui si chiede di condividere ad altri sventurati la stessa catena.

Uno dei "commentatori riciclati", un'evidente foto stock

Uno dei “commentatori riciclati”, un’evidente foto stock

I cuccioli ovviamente non esistono: l’intera pagina è una scusa per pervenire alla pagina di sollecito dei dati, consegnando in modo irreversibile ogni dato personale ad un soggetto anonimo ed ottenendo che lo stesso riceva altre vittime che tu stesso gli hai indicato sperando di ottenere il premio finale.

Nell’attesa, vi troverete comunque come in attesa in una pagina piena di servizi a pagamento ai quali sarete invariabilmente abbonati.

Solo restando col nostro muletto aperto sulla pagina infatti

Spam ottenuto dal sito

Spam ottenuto dal sito

abbiamo ottenuto l’apertura di una pagina che ci invitava a scaricare non meglio determinati programmi per sconfiggere un trojan virus del tutto inventato.

Oltre il danno la beffa quindi: rischierete una perdita diretta di parte del credito del cellulare che, moltiplicata per tutti gli utenti che graziosamente avrete invitato nella Catena di S. Antonio, fa una bella sommetta a carico dell’animo phisher.

Si tratta infatti di una truffa ben nota, chiamata Phishing: laddove il truffatore di turno usa mezzi economici e facilmente replicabili, in questo caso addirittura prodotti in serie, per fingere di essere un commerciante, un’impresa o un soggetto di fiducia e carpire così la vostra fiducia, in un’evoluzione moderna del Totò che fingendosi l’Ingegner Trevi, discendente del Cavalier Trevi proprietario dell’omonima Fontana, riusciva a vendere la Fontana di Trevi ad un ignaro turista italoamericano, o del tipico truffatore che carpisce la fiducia degli anziani fingendosi un carabiniere o altra persona di reputazione.

Secondo Scamadviser inoltre ci ritroviamo di fronte ad una pagina relativamente nuova, allestita in fretta e furia negli ultimi 3 giorni col presumibile scopo di raccattare dati sensibili, guidare l’utente in qualche banner, e lasciarlo alleggerito del necessario per iscriversi a servizi a pagamento e con in mano dati personali e numeri di telefono utili per altre azioni simili.

Evitate quindi di dare corda a catene di S. Antonio sospette.

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL.

Ultimi Articoli