Si inietta cocaina nel pene, il medico: “Ulcerazione, gonfiore e secrezioni maleodoranti”

di Luca Mastinu |

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Si inietta cocaina nel pene, il medico: “Ulcerazione, gonfiore e secrezioni maleodoranti” Bufale.net

Un uomo è stato costretto a ricorrere all’assistenza medica dopo essersi iniettato cocaina nel pene. La notizia è stata riportata dai nostri quotidiani nazionali e ha avuto luogo a New York dove un uomo, un 35enne, si è recato all’ospedale del Bronx con gravi lesioni al pene. L’organo si presentava scuro, gonfio e lesionato anche nella parte scrotale, oltre a secernere un secrezione maleodorante.

La notizia ha avuto una certa risonanza nella stampa internazionale. Il 31 marzo l’Independent ha scritto che l’uomo è arrivato al pronto soccorso accusando “un dolore atroce al pene e allo scroto”. Tre giorni prima si era iniettato cocaina proprio nella vena dell’organo genitale, convinto di non correre rischi in quanto non era la prima volta che assumeva la droga con quella modalità e in quel punto del corpo.

Il medico che lo ha assistito ha raccontato che il pene dell’uomo era “ulcerato, nero, gonfio ed emetteva una secrezione maleodorante”. Nonostante i sintomi appena elencati il paziente si è rifiutato di sottoporsi all’intervento che lo avrebbe liberato dal tessuto cutaneo danneggiato. Di conseguenza ha ricevuto una terapia antibiotica endovenosa per cinque giorni. L’uomo, infine, si è rifiutato di intraprendere un percorso di disintossicazione.

La notizia è vera ed è presente in un rapporto pubblicato il 23 febbraio 2022 sulla rivista peer-reviewed American Journal Of Case Reports. Troviamo il documento originale a questo indirizzo. Se il lettore ha uno stomaco forte, all’interno del report trova anche le foto del caso.

Nelle conclusioni del documento leggiamo:

Il nostro caso evidenzia l’importanza di raccogliere un’anamnesi completa dai consumatori di droghe per via endovenosa, poiché sono a rischio di iniettare droghe in siti insoliti, come la vena dorsale del pene. È importante che il medico informi i consumatori attivi di droghe per via endovenosa in merito alle possibili complicazioni dell’iniezione di droghe in siti di iniezione atipici e pericolosi.

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