Saviano rinviato a giudizio per diffamazione: a processo nel 2022 dopo l’offesa a Giorgia Meloni

di Luca Mastinu |

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Saviano rinviato a giudizio per diffamazione: a processo nel 2022 dopo l’offesa a Giorgia Meloni Bufale.net

Roberto Saviano rinviato a giudizio. Lo scrittore di GomorraZero Zero Zero verrà processato il 15 novembre 2022 su decisione del gup di Roma al termine dell’udienza preliminare, durante la quale era presente anche l’indagato. Il reato contestato è quello della diffamazione contro Giorgia Meloni a seguito di una denuncia presentata dalla leader di Fratelli d’Italia nel 2020 dopo alcune affermazioni dello scrittore nel corso di una puntata di Piazzapulita.

Foto di Mattia Venturi

L’insulto contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Come ricorda la stampa nazionale, il 3 dicembre 2020 Roberto Saviano era intervenuto durante una puntata di Piazzapulita su La7. In quell’occasione si parlava del piccolo Youssuf, morto ad appena 6 mesi di vita durante un naufragio nel mar Mediterrano. Come ben si sa, l’immigrazione è un argomento che divide nettamente la politica italiana, gli opinionisti, i giornalisti e gli intellettuali. In quell’occasione Roberto Saviano si era lasciato andare in un’invettiva colorita nei confronti di Giorgia Meloni e Matteo Salvini:

“Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle Ong. ‘Taxi del mare’. ‘Crociere’… ma viene solo da dire ‘bas**rdi’. A Meloni, a Salvini, bast**di, come avete potuto? Come è stato possibile, tutto questo dolore descriverlo così? È legittimo avere un’opinione politica ma non sull’emergenza. L’unica strategia è accedere una immigrazione controllata, con i corridoi umanitari. Togliere le Ong è servito a non avere testimoni”.

La reazione dei due leader chiamati in causa non si era fatta attendere, ma soprattutto Giorgia Meloni aveva annunciato che avrebbe preso le vie legali contro lo scrittore.

Roberto Saviano rinviato a giudizio: la reazione sui social

Roberto Saviano, rinviato a giudizio, ha commentato la decisione del gup sui suoi profili social: “Rinviato a giudizio per aver esercitato il diritto di critica, il diritto di libero pensiero. E ancora: “Meloni querela per intimidire, per ridurre al silenzio” per poi concludere: “Io non vi mollo”. Lo scrittore ha postato un videomessaggio che riportiamo di seguito.

 

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