Sanzionato il gruppo negazionista vicino ai cancelli di una scuola: “Bimbi, fate come noi”

di Redazione Bufale |

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Sanzionato il gruppo negazionista vicino ai cancelli di una scuola: “Bimbi, fate come noi” Bufale.net

La protesta negazionista e no mask da tempo sta assumendo connotazioni assurde, ma le prime ricostruzioni che ci arrivano in queste ore da Modena mettono in evidenza un trend poco piacevole. Quando queste masse cercano di condizionare in qualche modo il pensiero dei bambini (in questo caso, ragazzini delle scuole medie), allora diventa chiaro che qualcosa stia andando nel verso storto. Senza parlare di “notizia vera” o “bufala”, dunque, cerchiamo di capire quali dettagli al momento siano venuti alla luce.

Cosa hanno detto i negazionisti ai ragazzini di una scuola di Modena

Una vicenda che arriva a pochi giorni di distanza dal ritrovo negazionista di Sassari, come vi abbiamo documentato con un altro articolo in settimana. Cosa sappiamo sul gruppo che si è mosso verso una scuola media di Modena nei giorni scorsi? Secondo quanto riportato da TV Qui, i fatti risalgono allo scorso 28 aprile, quando i negazionisti hanno deciso di presentarsi davanti alle scuole medie Lanfranco di Modena.

Il tutto, con il chiaro intento di lanciare il proprio messaggio anche agli studenti. In sostanza, tre persone (probabilmente riconducibili ai soggetti che il mese scorso si sono presentati presso il domicilio del governatore Bonaccini, per dar vita ad una protesta simbolica) si sono presentate davanti ai cancelli, invitando i bambini a seguire il loro approccio no mask. Le Forze dell’Ordine sono state immediatamente allertate e, secondo quanto appreso questa mattina, i soggetti in questione sono già stati sanzionati. Ovviamente, in base alle normative vigenti.

Dunque, per la prima volta la protesta negazionista assume nuove connotazioni, provando a coinvolgere anche i più giovani che si trovano a scuola. Le autorità invitano i genitori a non rispondere a queste provocazioni e a contattare tempestivamente le Forze dell’Ordine. Staremo a vedere se i territori si organizzeranno in modo diverso per evitare situazioni del genere in futuro.

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