Roberto Saviano: “Nessun alibi alla guerra di Putin”, ma la foto del bambino mutilato è del 2015

di Luca Mastinu |

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Roberto Saviano: “Nessun alibi alla guerra di Putin”, ma la foto del bambino mutilato è del 2015 Bufale.net

Della foto del bambino mutilato postata da Roberto Saviano sui social colpiscono due cose: l’orrore nel vedere un’anima innocente straziata negli arti inferiori e superiori e lo sguardo severo, profondo e nel contempo innocente. Un monito contro la guerra, indubbiamente, che lo scrittore di Gomorra vuole lanciare sui social. Secondo la sua versione ciò che vediamo è uno dei tanti effetti della guerra della Russia contro l’Ucraina.

Non cercare alibi alla guerra di Putin è il dovere di chi traccia memoria di questo conflitto che si accanisce sui corpi dei civili. Rispettare questo dolore significa non farsi cassa di risonanza della propaganda di Mosca.

Su Twitter in particolare sono in tanti a contestare l’origine della foto. Saviano parla di “guerra di Putin”, dunque si riferisce al conflitto iniziato il 24 febbraio 2022 con l’“operazione militare speciale” del leader russo. Altri, invece, sostengono che la foto sia stata scattata nel 2015 e che quel ragazzino sia una delle tante vittime dei conflitti già presenti in Ucraina.

L’origine della foto

Con una semplice ricerca per immagine, infatti, risaliamo a questo articolo pubblicato su The Ukranian Weekly il 27 maggio 2016. Scopriamo che il bambino ritratto si chiama Mykola Nyzhnykovskyi e lo scatto è opera della fotoreporter Marta Iwanek che proprio grazie a questo scatto, nel 2015, ha vinto il primo premio nel concorso Best Of Photojournalism, Portrait and Personality.

Il piccolo Mykola, 11 anni al momento dello scatto, è stato ferito il 24 agosto 2015 mentre giocava insieme a suo fratello Danyo nei pressi della loro abitazione dell’Ucraina orientale. I due si sono imbattuti in una bomba inesplosa, e nella tragedia il fratello di Mykola è morto. Mykola è stato salvato in un ospedale ucraino grazie all’apporto di un’equipe medica canadese. A ferire il bambino, dunque, non può essere stata una bomba della Russia di Putin.

La replica di Saviano

Raggiunto dalle critiche, Roberto Saviano ha editato il suo post su Facebook e ha aggiunto quanto segue:

Mi segnalano che questa foto che ho raccolto su @ukrainabezcenzury è del 2015. Nulla cambia nel testo che ho scritto e che ribadisco con ancora più forza.

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