Perché Buddha è grasso nonostante sia un asceta? State pensando al Buddha sbagliato

di Bufale.net Team |

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Perché Buddha è grasso nonostante sia un asceta? State pensando al Buddha sbagliato Bufale.net

Una delle più grandi confabulazioni religiose riguarda la figura del Buddha Siddartha e del monaco Budai: la cosa porta tutti i presenti a pensare al Buddha come un simpatico ometto sovrappeso e sorridente, senza chiederci come mai l’ascetico Siddartha sia rappresentato come un gaudente ometto dalla pancia prominente.

Perché Buddha è grasso nonostante sia un asceta? State pensando al Buddha sbagliato

Perché Buddha è grasso nonostante sia un asceta? State pensando al Buddha sbagliato

Semplicemente state pensando al Buddha sbagliato.

Perché Buddha è grasso nonostante sia un asceta?

La storia di Siddartha è immortalata in diversi testi religiosi e narrativi: Siddartha Gautama, giovane di famiglia regale, sulla soglia dei 30 anni si avvide che il mondo fuori dal suo palazzo era pieno di dolore, povertà e sofferenza.

Decise di dedicarsi così alla meditazione ed all’ascetismo, realizzando grazie ad una giovane donna di nome Sujātā che l’ascetismo non poteva essere autodistruzione del sé ma ricerca della verità: accettò da Sujātā una ciotola di riso e interruppe un digiuno forzato, alienandosi i suoi primi seguaci.

A 35 anni raggiunse l’illuminazione e codificò il suo pensiero, liberando così la sua anima dal ciclo delle rinascite necessarie per purificarsi e raggiungere quell’illuminazione che aveva cercato e trovato.

Ma il Buddha a cui pensate è un personaggio diverso: il monaco Budai, nome attribuito al monaco cinese Qici, spesso considerato una incarnazione del Dio Giapponese della fortuna Hotei e di Miroku, il “Buddha Futuro” che un giorno riunirà tutti coloro che avranno dimenticato la parola di Siddartha e porterà l’illuminazione, assieme alla gioia e la speranza, a chi vorrà di nuovo credere.

Budai e Hotei, sua presunta incarnazione divina, sono figure assai simili: un ometto tondo e gaudente, sempre felice e sorridente, amico dei bambini a cui donava dolci e piccoli regali nonostante anche lui facesse vita da mendicante nomade, dal grosso pancione simbolo di benedizione.

Budai (deificato come parte dei “Sette dei della Fortuna” giapponesi) viene descritto come un ex monaco gaudente e troppo legato ai piaceri terreni, che pur avendo scoperto l’ascetismo, ed essere incamminato in un ciclo di incarnazioni che lo porterà a “salvare” il Buddhismo stesso, continua a portare serenità agli innocenti.

La sua stessa natura gaudente viene messa al servizio della fede: Budai è ora un protettore dell’infanzia, lo stato in cui la mente non ha i preconcetti degli adulti ed è vicina all’illuminazione, insegnando loro la gioia del donare senza chiedere in cambio.

Se ci è concesso un paragone, Budai sta a Siddharta come Babbo Natale sta a Gesù Cristo, laddove il giorno di Natale celebriamo la nascita di Gesù ma anche l’immagine di un Vescovo di Mira trasfigurato in un simpatico ometto barbuto e dal pancione prominente che onora il Cristo regalando sorrisi ai suoi fedeli più piccoli e innocenti.

Foto di copertina: “Fat Buddha Head”, Gianni Marchetti for Canva

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