Nuovo modulo di autocertificazione fake su WhatsApp

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Nuovo modulo di autocertificazione fake su WhatsApp Bufale.net

Ci hanno segnalato l’ennesima Catena di S. Antonio a mezzo WhatsApp, contenente un modulo di autocertificazione fake. Ancora una volta, siamo sospesi tra il griefing (termine che usiamo come prestito linguistico dal mondo dei videogiochi) e l’aperta ostilità e faziosità politica contro il Governo Conte Bis.

Definemmo in modo improprio griefing quel genere di bufale in cui si cerca di spingere chi ci casca a comportamenti spesso autolesionisti o latori di gravi umiliazioni personali, esattamente come la bufala che incitava a richiedere “200€ per rimanere a casa” esibendo una circolare inventata.

Altri sono nel mezzo, sospesi tra rabbia politicizzata e desiderio di nuocere, come testi che invitano gli Italiani (contro legge, peraltro) ad assembrarsi alle pompe di benzina in determinati orari sotto la promessa di benzina scontata in protesta contro il Presidente del Consiglio.

In questo caso la bufala è una copia dell’autocertificazione necessaria per spostarsi durante il lockdown, distribuita a mezzo WhatsApp in JPG e PDF con tanto di loghi del governo riportati in calce, con aggiunta una babele di adempimenti da autocertificare.

Come al solito, provvederemo a inserire in articolo solo una copia del modulo di autocertificazione fake in JPG, annotata con un watermark a segnalare il fake per evitare di ridiffondere il falso.

Nuovo modulo di autocertificazione fake su WhatsApp

Nuovo modulo di autocertificazione fake su WhatsApp

Sarebbe bastato controllare il sito reale del Ministero per notare che il modello non è cambiato.

Il tutto ricordandosi che non certo la prima volta che il logo del Governo Italiano compare su modelli, norme e circolari falsificati ad arte, e che su WhatsApp i viralizzatori di turno riuscirono a tirare fuori dal cilindro una copia fake della Gazzetta Ufficiale a supporto delle loro teorie.

Ma siamo ancora a questo livello: se noi vi diciamo di ignorare ogni singola catena di S. Antonio diffusa a mezzo WhatsApp, voi continuate a condividere, ridiffondere e adoperare contenuti artefatti e nocivi.

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