“Non possiamo pretendere che un africano sappia che, in Italia, su una spiaggia non si può violentare”

di Luca Mastinu |

bufala sindaco di lonigo
“Non possiamo pretendere che un africano sappia che, in Italia, su una spiaggia non si può violentare” Bufale.net

A volte è lo strumento “Ricordi”, a volte è la noia e a volte è l’intenzionale rimessa a galla di vetuste deiezioni. Nel 2017 presentavamo la nostra analisi sull’affermazione di Carmen Di Genio, avvocato e membro del Comitato delle Pari Opportunità della Corte di Appello di Salerno al centro di un meme (ancora online) riportato dalla pagina Facebook Sca**o Quotidiano (nomen omen) in cui viene riportato un virgolettato che ha scatenato polemiche.

Non possiamo pretendere che un africano sappia che, in Italia, su una spiaggia non si può violentare.

L’abilità dei mendicanti del web è quella di liquidare un discorso più ampio con una decontestualizzazione operata con tagli intenzionali e rielaborazioni.

 

L’intervento della dottoressa Di Genio è stato estratto dal Convegno sulla Sicurezza e la Legalità tenutosi nel settembre 2017 e l’avvocato stava parlando di Stato di Diritto, leggi mancanti in certi Paesi, terrorismo e integrazione.

Qui il suo intervento integrale:

Qua dobbiamo fare al massimo mente locale, non possiamo pretendere che un africano sappia che in Italia, su una spiaggia, non si può violentare una persona, perché lui probabilmente non lo sa nemmeno, non lo sa proprio. Allora noi questi extracomunitari li dobbiamo educare alle nostre regole, dobbiamo applicare il principio di legalità che è l’unica cosa che ci può aiutare a combattere anche il terrorismo, perché noi educandoli alle nostre regole e non ghettizzandoli come stiamo attualmente facendo, perché sbarcano e io non so come sono questi cittadini…. […] non possiamo accoglierli e ghettizzarli, li dobbiamo integrare nella nostra società oppure non li dobbiamo accogliere.

In poche parole: è necessario integrare gli extracomunitari, altrimenti è meglio evitare di accoglierli. È comprensibile che la prima parte del suo intervento, estratta e decontestualizzata, possa portare a mettere le dita sul grilletto che è la tastiera dei condivisori compulsivi. Se solo si facesse uno sforzo e si andasse a cercare il filmato integrale si capirebbe, invece, che Carmen Di Genio non intendesse giustificare i reati sessuali degli stranieri, bensì intendeva introdurre un discorso di necessaria integrazione (con leggi, divieti, educazione) agli extracomunitari, senza la quale è inutile accoglierli in Italia.

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