No, non è vero che la Governatrice Australiana del Nuovo Galles si è dimessa per tangenti da Pfizer

di Bufale.net Team |

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Ci segnalano una serie di condivisioni per cui la Governatrice Australiana del Nuovo Galles si è dimessa per tangenti da Pfizer e Astrazeneca.

L’unica cosa vera della notizia è che la Governatrice Australiana del Nuovo Galles si è dimessa. Punto. Le presunte tangenti da Pfizer e Astrazeneca non esistono. La “non notizia” fallisce quindi i criteri minimi anche solo per essere descritta come “disinformazione”. Ascendendo così al grado di bufala vera e propria.

Bufala basata su una grande verità della Rete: raramente l’utente medio apre gli articoli che condivide. Gli basta vedere un testo scritto in Tweet o in un messaggio, linkato un articolo giornalistico, e crede di avere davanti la fonte.

Lo abbiamo scoperto noi a nostre spese, venendo tragicomicamente invasi da orde barbariche pronte a sentenziare di avere prove relative alla bufala contenuta nella foto immagine di un articolo che sottoponeva la stessa a fact checking.

Lo ha scoperto chi in questi giorni si trova a spiegare che no, non è vero che la Governatrice Australiana del Nuovo Galles si è dimessa per tangenti da Pfizer e Astrazeneca.

Andiamo con ordine.

No, non è vero che la Governatrice Australiana del Nuovo Galles si è dimessa per tangenti da Pfizer e Astrazeneca

Circolano infinite varianti di messaggi e tweet, tutti di questo tenore

La fake news della Governatrice Australiana del Nuovo Galles si è dimessa per tangenti da Pfizer e Astrazeneca

Il titolo parla solo di un’agenzia contro la corruzione che ha richiesto indagini sulla governatrice Berejiklian.

Ma in nessuna parte dell’articolo si dichiara che Governatrice Australiana del Nuovo Galles si è dimessa per tangenti da Pfizer.

Nessuna.

Il motivo delle dimissioni è dovuto alla sua relazione segreta con un membro del Parlamento. Relazione durata dal 2012 al 2018 (tempi pre-pandemici quindi) che secondo l’autorità citata la poneva in una situazione quantomeno precaria.

Sostanzialmente le dimissioni sono dovute al continuare “ad esercitare pubbliche funzioni in una situazione di conflitto di interessi tra la sua funzione pubblica e le sue circostanze private”, secondo le autorità.

Autorità che evidenziano anomalie nella gestione politica del parlamentare, che avrebbe confessato di aver ricevuto denaro per il rilascio di visti a cittadini cinesi e profittato della sua posizione per promuovere accordi commerciali. Il sospetto è che la Governatrice, in quanto legata a lui sentimentalmente, possa essersi più volte trovata nella situazione di “chiudere un occhio” sulle azioni del partner.

L’unico legame con COVID19 che evidenzia l’articolo è il fatto che le sue dimissioni arrivano in una Australia ancora sotto la morsa della Pandemia, lasciando un vuoto di potere difficile da colmare.

Berejikilian viene infatti descritta come una governatrice che ha lavorato senza sosta per colmare i danni all’economia ed al tessuto sociale dati dai roghi in Australia dei mesi passati ed alla situazione pandemica.

Le sue dimissioni, da non intendersi come un’ammissione di colpevolezza quanto piuttosto come la consapevolezza che accuse di tali gravità l’hanno comunque privata della leadership e del carisma necessari a proseguire la sua opera, non sono in alcun modo legate a “tangenti da Pfizer o Astrazeneca”.

Bensì ad accuse legate ad una relazione sentimentale e dubbi sulla commistione pubblico/privato che la stessa governatrice intende risolvere prima di poter tornare alla politica attiva.

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