Mercenari della Wagner rubano striscione degli Ultras della Roma (incolpando Napoli)
Mercenari della Wagner rubano striscione degli Ultras della Roma (e incolpano Napoli): sembrerebbe una notizia bizzarra, se non avessimo appena oggi visto cose ancora più strane.
Non se ne abbiano a male i “vatnik”, i fanboy di Putin e della Russia, che affollano i social con trend come “#hastatoputin” in difesa del nuovo Zar: qualsiasi cosa potrebbero inventare impallidisce dinanzi alla realtà di una guerra ibrida che ha sfondato i limiti del grottesco.
Il Battaglione Wagner recluta gli affezionati del “vizio solitario” su YouPorn per passare dal lavoro di mano al gioco di villano che è la guerra.
Mercenari del battaglione Wagner in trasferta rubano striscioni agli Ultras e fanno cadere la colpa sui napoletani. E tutto questo è assurdo.
Mercenari della Wagner rubano striscione degli Ultras della Roma (e incolpano Napoli)
La ricostruzione della DIGOS riportata dal Messaggero vede l’aggressione effettuata da cinque serbi in trasferta, membri del Battaglione Wagner celebre per la sua presenza fissa sul campo di battaglia Ucraino in congedo.
Il quintetto si sarebbe dedicato alla passione sportiva, seguendo le partite di diverse squadre per poi rivolgere le loro attenzioni ai Fedayn.
Le tracce ripercorse a ritroso dalla DIGOS portano fino a un’agenzia di viaggi del Donbass dove sono stati emessi e acquistati cinque biglietti aerei.
Biglietti corrispondenti a cinque nominativi di cinque ultras della Stella Rossa Belgrado, partiti dal Donbass per dedicarsi allo sport ed all’hooliganismo.
In quest’ultima veste avrebbero organizzato il “colpaccio”, dimostrando che anche la fede calcistica è una sorta di guerra e cercando di “sfregiare” la reputazione del nemico col furto del loro stendardo, all’uso delle grandi campagne militari dell’Antica Roma.
Come riporta il Messaggero,
La convinzione iniziale che il furto fosse stato commissionato dagli ultrà del Napoli gemellati con quelli della Stella Rossa come vendetta dopo gli scontri dell’8 gennaio sulla A1 con i romanisti all’altezza dell’area di servizio di Badia al Pino (Arezzo), pare lasciare piuttosto il passo all’ipotesi che si sia trattata di una iniziativa esclusiva dei serbi, gli unici tra l’altro ad avere rivendicato il raid
Quindi peraltro “inguaiando” la scuderia gemellata, incolpando gli ultras del Napoli della loro azione bellicosa, sfociata nella distruzione dello stendardo
Al riguardo l’intelligence dimostra come hooliganismo e geopolitica spesso si uniscano, con la passione calcistica e nazionalistica che si fondono.
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