Licenziata la maestra negazionista di Treviso: ha violato il DPCM

di Redazione Bufale |

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Abbiamo seguito a lungo la vicenda della maestra negazionista di Treviso. Abbiamo sempre evitato nomi e di proporvi il suo volto per evitare la gogna mediatica, nonostante altri siano stati da sempre convinti di dover scegliere un altro tipo di approccio alla vicenda. Lo avete osservato anche nei giorni scorsi quando abbiamo riesaminato la vicenda. Ora, però, c’è un nuovo capitolo da analizzare e questo potrebbe essere quello definitivo, considerando il fatto che la docente è stata licenziata.

Ufficiale, è stata licenziata la maestra negazionista di Treviso

Sostanzialmente, la notizia è ufficiale da oggi. Da circa 48 ore, infatti, risulta licenziata la maestra negazionista. Tutto nasce da una breve nota resa pubblica oggi 15 gennaio: “Il contratto è stato risolto, mercoledì 13 è stato l’ultimo giorno della docente”. Una vera e propria comunicazione telegrafica della dirigente Lorella Zauli, che così facendo ci consegna il capitolo finale della vicenda che arriva direttamente dalla scuola elementare Giovanni XXIII di Treviso.

L’annuncio riguardante la maestra negazionista, ormai licenziata, è stato riportato in giornata anche da Il Messaggero, dopo che nei giorni scorsi il suo ritorno a scuola aveva provocato vibranti proteste tra i genitori. Alcuni, infatti, si sono presentati a scuola per riportare a casa i figli prima dell’orario fissato. Alla luce della violazione del DPCM, che disciplina il comportamento che gli insegnanti devono tenere a scuola, il provvedimento dell’istituto era nell’aria da tempo.

A conferma dell’autenticità della notizia sulla maestra negazionista di Treviso appena licenziata, poi, abbiamo riscontri sul fatto che abbia chiesto il supporto di Comicost, associazione che si occupa casi di provvedimenti disciplinari per il mancato rispetto delle ordinanze anticovid. Fonti interne supportano la tesi che la docente abbia chiesto supporto proprio in questi giorni.

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