Lei è la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Lei è la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete Bufale.net

Internet è quello stranissimo posto dove si può indicare la foto di qualcuno che non esiste e urlare “Lei è la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete”.

È il mondo, dove abbiamo visto, in cui l’imberbe o sgallettata (a seconda del sesso: siamo bipartisan) Goccediluna05, laureando all’Università della Vita pochitto pazzerello con Master in Perzoni Farzi (sic!) può decidere che se non esisti su Internet, non esisti nella vita vera.

Ed in cui il resto del popolo della Rete può invece sostituirti con qualcuno che, effettivamente non esiste nella vita reale, ma esiste su Internet e tanto lo rende più vero del vero in un iperralismo per videodipendenti

Lei è la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete...

Lei è la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete…

Sorprenderà chi si è scagliato in insulti verso l’inesistente personaggio credendo di difendere il Ministro dell’Interno Salvini, che le loro ingiurie hanno colpito proprio lui: il ministro dell’Interno Salvini.

“La magistrata che ha rilasciato Carola Rackete” è infatti un volto costruito al computer con una semplicissima applicazione per Android, Faceapp, alla quale è stato dato in pasto il volto del Ministro dell’Interno Matteo Salvini allo scopo di creare una illusoria figura femminile.

Come la S1m0ne del film di Andrew Niccol, affascinante attrice virtuale la cui esistenza è diventata per il suo pubblico più vera del vero, come Max Headroom, giornalista virtuale creato da una scansione cerebrale di un giornalista reale e divenato suo fedele alleato nell’omonima serie TV degli anni ’80, questo clone femminile virtuale di Matteo Salvini è diventato non già un alleato, ma incarnazione del Nemico da combattere.

Per quanto attiene le frasi, queste sono un centone di diverse affermazioni.

Io ho solo applicato la legge che avevo a disposizione, secondo la quale la Rackete non era colpevole di alcun reato.

È infatti una grossolana semplificazione ad uso indinniazione del dispositivo con cui Carola Rackete ha visto non confermato il suo stato di fermo. È una questione lunga e complessa, e ne abbiamo parlato qui.

Se il ministro Salvini vuol contestare la mia decisione si dimetta da da ministro, si metta a studiare Giurisprudenza e diventi magistrato.

È un’altra semplificazione, rinfocolata dall’indinniante dichiarazione “Per me è ininfluente” di quanto asserito da Leonardo Agueci, ex procuratore aggiunto di Palermo e oggi in pensione, come replica alle affermazioni di Salvini nei confronti della magistratura a seguito del provvedimento del GIP Alessandra Vella (peraltro, ricordiamo, già oggetto di brutali attacchi social e basse insinuazioni prima di questo meme, che quindi riteniamo non abbia ragione di esistere in un dibattito già al fulmicotone)

Affermazioni di tal tenore, riportate da Adnkronos

“E’ superiore ad ogni immaginazione la violenza e volgarità di alcuni commenti alla decisione del Gip di Agrigento e davvero profondo è il disgusto che provocano. Ovviamente non è in gioco il dissenso verso il contenuto della decisione – che può anche essere opinabile – ma piuttosto la grave sollecitazione all’intolleranza verso la Giurisdizione non gradita al potere od alle masse adeguatamente indottrinate”. E’ la denuncia di Leonardo Agueci, ex procuratore aggiunto di Palermo e oggi in pensione. “E al Ministro Salvini, che invita il Giudice a candidarsi alle elezioni per entrare in Parlamento, mi sento di rispondere con un corrispondente invito a mettersi a studiare diritto per prepararsi al concorso in magistratura!!”, aggiunge.

Non tenere, certo, ma in alcun modo afferibili al personaggio inventato che ha sostituito Alessandra Vella nel ruolo de “la magistrata che ha rilasciato Carola Rackete”.

Siamo nel fantastico mondo del Web: se esisti nel Web, come il Cavaliere Inesistente di Calvino, hai il diritto di ricevere attenzione nella vita reale anche se neppure esisti.

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