La mia amica ha il marito che lavora in regione: presto quarantena a Milano, chiudono per almeno un mese

di Bufale.net Team |

bufala sindaco di lonigo
La mia amica ha il marito che lavora in regione: presto quarantena a Milano, chiudono per almeno un mese Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti l’ennesima catena di S. Antonio legata al Coronavirus.

Il solito audio registrato da una voce con tono dal confidenziale al minaccioso, con le affermazioni peggiori punteggiate dal mantra il marito della mia amica lavora dentro la Regione (sic!)

Allora.. vi devo dire una cosa di cui sono stata informata un paio d’ore fa. La mia amica ha il marito che lavora in Regione e mi ha detto praticamente che stanno già attivando la quarantena per i paesi intorno a Milano e… entro domani decidono se tra lunedì e martedì attivano la quarantena anche per Milano. Quindi vuol dire… tutti i negozi pubbli…pubblici chiusi! Fate la spesa, organizzatevi con le scorte perché se chiudono tutto, chiudono tutto per almeno un mese eh? Ve lo dico perché la situazione non è così come la dicono i telegiornali, hanno perso il controllo del virus, perché ci sono quelli che non manifestano sintomi ci sono le persone che non hanno sintomi gravi ce li hanno banali e quindi non riescono a gestirlo. Organizzatevi con la spesa perché qui non si scherza, hanno veramente il controllo eh? Il marito della mia amica lavora dentro dentro alla Regione. Loro sono già due giorni che stanno valutando l’ipotesi di mettere in quarantena Milano. Già da Garbagnate hanno iniziato, hanno già chiamato tutti i residenti chiedendo quante persone vivono in casa, quanti anziani quanti bambini e…. eee… entro domani gli danno il comunicato definitivo anche a Garbagnate, gli mettono in quarantena, domani sera nessuno entra e nessuno esce da Garbagnate, chiusi in casa nessun ospite, quindi organizzatevi famiglia. Perché la situazione è fuori sotto… fuori controllo, non è sotto controllo per niente!

Le uniche fonti ufficiali sono quelle verificabili

Tenete conto di una cosa. Da un lato abbiamo una persona anonima che si basa, come sempre in ogni catena di S. Antonio, sul c.d. Argomento di Autorità.

Mette sul piatto, con ostentata affettazione, una amica che ha il marito “Dentro la Regione”, quindi ricettacolo di ogni autorità, in grado di accedere a segreti che “non ce lo dicono”.

Sull’altro piatto della bilancia abbiamo “solamente” un intero sistema Sanitario, lo Stato nel suo complesso ed una Rete riscontrabile di informazioni.

Sappiamo che esiste un numero verde a cui rivolgersi per la Regione Lombardia, ed un numero verde a cui rivolgersi per le altre Regioni.

Non ci sono informazioni nascoste, virus fuori controllo.

Il fatto che il Coronavirus sia infettivo anche in assenza di sintomi evidenti o rilevanti è il motivo per il quale esistono i tamponi orofaringei e le quarantene. Strumento che sta funzionando.

La cura proposta è peggiore del male

L’anonimo “dentro la Regione” dichiara che ci saranno negozi chiusi “fino a un mese”. E la fonte?

Non ci sono fonti, ma pensate cosa accadrebbe se un numero di persone ingente cominciasse a dare l’assalto ai supermercati, colpita dal panico, assembrandosi negli stessi con scene da panico.

Semplicemente renderemmo il lavoro delle autorità ancora più difficile, l’approvvigionamento di risorse disagevole se non impossibile, creando il caos che si vuole evitare.

La situazione è sottocontrollo finché non cederete all’allarmismo

Esiste un solo audio WhatsApp a cui possiamo dare ragione, quello della “Pediatra Lombarda” che ricorda che in questo momento è necessaria una chiara gerarchia.

Semplice, pulita, coi cittadini che obbediscono alle ordinanze emesse dalle autorità locali, si fidano dei medici ed usano i preposti numeri verdi e canali ufficiali come unico canale informativo.

Ricorrere al primo anonimo che passa perché la gerarchia non ce lo dicono è, sostanzialmente, la ricetta per il disastro.

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